I Capi di Stato a Gerusalemme nel segno della Memoria
I capi di Stato di tutto il mondo sono arrivati a Gerusalemme per partecipare al Quinto Forum Mondiale sulla Shoah dal titolo “Ricordare la Shoah: combattere l’antisemitismo”. Ad atterrare anche la delegazione italiana guidata dal Capo dello Stato Sergio Mattarella e di cui fa parte anche la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni. Ieri sera Mattarella ha partecipato alla cena nella residenza del presidente israeliano Reuven Rivlin in onore dei capi di Stato – 49 le delegazioni previste – che partecipano alle cerimonie legate al 75esimo anniversario della liberazione di Auschwitz.
Per gli Stati Uniti è presente al forum il vicepresidente Mike Pence, per la Russia Vladimir Putin. Chi ha già incontrato sia Rivlin sia il Primo ministro Benjamin Netanyahu che il leader dell’opposizione Benny Gantz è l’inquilino dell’Eliseo Emmanuel Macron, che ha già chiarito la sua posizione su quelle che sono considerate le nuove forme di antisemitismo. “L’antisionismo, quando è negazione dell’esistenza d’Israele come è Stato, è antisemitismo – ha affermato Macron – ciò non vuol dire che diventerà impossibile avere dei disaccordi, di criticare questa o quella azione del governo d’Israele, ma la negazione della sua esistenza è una forma contemporanea di antisemitismo”. Secondo la stampa nell’incontro con Netanyahu, Macron ha parlato degli sviluppi della situazione in Libia anche alla luce del coinvolgimento della Turchia. L’ufficio del primo ministro israeliano ha anche diffuso una nota secondo cui Netanyahu ha chiesto a Macron che la Francia si unisca alle sanzioni contro l’Iran “per la sua attività nel nucleare e le sue attività aggressive nella regione”.