Pesach 5770


Ogni informazione viene fornita sotto la responsabilità dei rispettivi rabbinati

PESACH 2010/ 5770 – NORME RITUALI
PESACH 2010/ 5770 LISTA GENERI ALIMENTARI
PRODOTTI CHE SI POSSONO ACQUISTARE, PRIMA DELL’INIZIO DI PESACH
KASHERUT DELLE MEDICINE

PESACH 2010/5770 – NORME RITUALI RICEVUTE DAL RAV A.M. SOMEKH

1. CHAME’TZ

La Torà vieta di cibarsi di Chamètz, di possederlo o di trarne vantaggio. S’intende per Chamètz ogni sostanza derivata dalla fermentazione di una delle seguenti specie di cereali a contatto con acqua: frumento, orzo, avena, segale, spelta o farro. Gli Ashkenaziti usano estendere il divieto ad altre specie, come riso, legumi, granoturco (kitniyyot), e così pure agli impasti dei suddetti cereali con liquidi diversi dell’acqua (matzah ‘ashirah).

Per il consumo di Chamètz durante Pessach la Torà stessa commina la gravissima pena divina del Karèt («recisione» dalla vita, o forse dai destini del Popolo): i Maestri hanno perciò stabilito, come norma cautelativa, che negli otto giorni basti una quantità infinitesimale di Chamètz in un prodotto per renderlo proibito (issùr chamètz be-mashehù).

Sono quindi vietati, oltre al pane, la farina, ogni tipo di pasta, dolci ed ogni altro cibo impastato con farina (si faccia attenzione, per esempio, alla frutta essiccata, come fichi secchi, uvette e datteri), alimenti solidi e liquidi (ad es. birra, whisky) che contengano anche solo una minima parte di tali prodotti nonché qualsiasi cibo confezionato la cui preparazione non sia stata sorvegliata dalla Autorità Rabbinica onde eliminare qualsiasi dubbio in proposito (ad es. cioccolato, olio, margarina, ecc. non controllati) e etichettata kasher le-Pessach. Quest’anno gli olii GOCCIA D’ORO NON SONO certificati per Pessach.

Non richiedono particolare controllo per Pessach i prodotti alimentari seguenti:

– FRUTTA e VERDURA fresche non confezionate (esclusi i cereali di cui sopra, nonché riso e legumi per gli Ashkenaziti);

– UOVA, da acquistare preferibilmente prima di Pessach per tutto il periodo;

– PESCE FRESCO o surgelato solo se alla pesca;

– SALE
in pacchi sigillati, acquistati prima di Pessach (Meqor Chayyim, 185, 14);

– ZUCCHERO:
recentemente è emerso che può essere adoperato Chamètz nella lavorazione dello zucchero bianco, semolato e a quadretti. In mancanza di prodotto con dicitura rabbinica kasher le-Pessach è comunque consigliabile adoperare solo zucchero di canna;

– RISO solo per i Sefarditi: deve essere acquistato in pacchi sigillati prima di Pessach per tutta la festa e vagliato, prima della Vigilia, perché potrebbero trovarsi mescolati ad esso chicchi di altri cereali. Da una recente indagine risulta che l’industria risiera oggi in Italia non ci consente di dare per scontato che il riso comunemente venduto nei supermercati in pacchi sigillati non sia venuto a contatto con Chamètz. Alcune delle più diffuse marche presentano confezioni in cui al riso è mescolata avena, kamut o orzo. Invece RISO SCOTTI (Pavia, nelle varietà bianco e parboiled) può essere adoperato per Pessach;

– PASSATA DI POMODORO:
è autorizzata MUTTI. PELATI DI POMODORO: è autorizzata GRAZIELLA (Rav Locci – Padova);

– ACQUA MINERALE non gassata in contenitori a perdere. Le marche SAN PELLEGRINO e LEVISSIMA (Rav Hazan – Milano), PARADISO (Rav Margalit – Trieste) e TAVINA (Rav Sciunnach – Milano) sono autorizzate anche gassate;

– BEVANDE CALDE: sono autorizzati: Caffè ILLY (prodotto nello stabilimento di Trieste) e LAVAZZA in grani, macinato, decaffeinato e cialde; KIMBO e SEGAFREDO in grani, macinato, decaffeinato (Rav Hazan – Milano); The INFRE’ e Camomilla BONOMELLI (Rav Sciunnach – Milano);

– LATTE: anche se gli Ashkenaziti tendono per lo più a proibirlo, perché potrebbe contenere tracce del Chamètz precedentemente ingerito dall’animale, eminenti personalità sefardite lo permettono (Chazòn ‘Ovadyah, 64). In mancanza di latte prodotto con dicitura rabbinica kasher le-Pessach è comunque consigliabile bere solo latte UHT acquistato prima di Pessach.

Prodotti non alimentari non richiedono, secondo la tradizione sefardita, di essere eliminati o venduti (v. più sotto) prima di Pessach, qualora contengano Chamètz, ma è proibito l’uso di quelli che vengono, o possono venire a contatto con il cibo o la bocca, come segue:

– MEDICINALI: possono contenere amido. E’ proibito l’uso di medicinali per via orale salvo casi di provata necessità, ma non è necessario eliminare quelli che si hanno in casa prima di Pessach (Meqor Chayyim 185,7) perché non sono alimenti (la tradizione ashkenazita è invece assai più rigorosa);

– COSMETICI: proibito il ROSSETTO ed il BURRO DI CACAO; DENTIFRICI, sono autorizzati: COLGATE, MENTADENT, SENSODYNE e AQUAFRESH (Atlanta Kashrut Commission), SAPONE per PIATTI prodotto sotto il controllo rabbinico e DETERGENTE CALINDA in polvere, con hekhsher in lingua ebraica;
– CIBI PER NEONATI: NEOLATTE UNIFARM. Altre formule in genere contengono maltodestrine, prodotto Chamètz. Le creme di riso APTAMIL MILUPA, MELLIN, non contengono Chamètz, ma sono prodotte su linee che trattano Chamètz a caldo, anche se vengono deterse dopo ogni produzione. In mancanza di analoghi prodotti certificati possono essere utilizzate in recipienti dedicati solo ad esse.

2. RICERCA E VENDITA DEL CHAME’TZ

Tutti i luoghi ove c’è dubbio che possa esservi entrato Chamètz durante l’anno e specialmente i locali adibiti a cucina devono essere accuratamente puliti in preparazione di Pessach.

Allo spuntar delle stelle dell’Antevigilia, DOMENICA 28 MARZO alle ore 20.40, terminata la pulizia si procede alla Bediqat Chamètz, «ricerca del Chamètz», secondo il testo riportato nelle prime pagine di ogni Haggadah (nota di redazione : verificare gli orari a seconda della Comunità di appartenenza).

La ricerca va fatta a lume di candela (è permesso l’uso di una torcia elettrica per locali molto grandi) in ogni ambiente della casa, nel garage, nell’automobile e nelle tasche degli abiti.

L’uso è di nascondere 10 pezzi di pane, che sarà poi compito dei familiari ricercare e riporre.

Da almeno mezz’ora prima (ore 20,10 circa) si deve interrompere qualsiasi attività per evitare di dover rinviare la Bediqah.

Una volta recitata la Berakhah prima della ricerca, non si deve parlare di argomenti che non riguardino la ricerca stessa prima di averla ultimata.

Il Chamètz riposto dopo la ricerca va tenuto fino alla mattina successiva, LUNEDI’ 29 MARZO. Entro le 10.00 di detto giorno il Chamètz può essere mangiato. Entro le ore 11.00 va eliminato o venduto a non-ebrei tutto il Chamètz in nostro possesso; i 10 pezzi di pane devono essere bruciati entro quest’ora (Bi’ur Chamètz), recitando la formula di annullamento (bittul).

La vendita del Chamètz (mekhirat Chamètz) richiede, per i numerosi dettagli che comporta, malleveria rabbinica. Gli interessati sono invitati a prendere contatti con l’Ufficio Rabbinico tempestivamente.

Chamètz che sia rimasto in possesso di Ebrei dopo le ore 11.00 del 29 MARZO deve essere distrutto e non può essere usato in nessuno modo, neppure dopo Pessach (Chamètz she’avar ‘alav ha-Pessach).

Pertanto, chi non avesse provveduto alla Bediqat Chamètz la sera del 28 MARZO, la faccia la mattina dopo. Se non la si è fatta la Vigilia, la si faccia durante Pessach. Se non la si è fatta neppure durante Pessach, va fatta dopo Pessach, bruciando quanto si è trovato. Se il Chamètz viene trovato in giorno di festa solenne o di Shabbat, esso va coperto con un recipiente e bruciato solo al termine del giorno festivo.

Il divieto di possedere e cibarsi di Chamètz si protrae fino al termine dell’ottavo giorno di Pessach (MARTEDI’ 6 APRILE ore 20.55). Fermo restando tale divieto, l’uso delle Matzòt (azzime) in sostituzione del pane, obbligatorio durante i pasti delle prime due sere (LUNEDI’ 29 MARZO e MARTEDI’ 30 MARZO), è facoltativo nei rimanenti giorni della ricorrenza. E’ però opportuno per adempiere tutte le opinioni astenersene solo ove sussistano gravi ragioni di salute.

Nei pasti della Vigilia (LUNEDI’ 29 MARZO), dopo le 10.00 si mangia solo kasher le-Pessach ma per tutto il giorno si usa non mangiare Matzot, affinché siano particolarmente gradite la sera del Seder.

Chi prevede di partire prima della Vigilia di Pessach, deve delegare un’altra persona affinché sgombri il Chamètz in casa sua, oppure effettuare la ricerca a lume di candela la sera prima della partenza, senza berakhah. Il Chamètz trovato andrà bruciato la mattina dopo, ma il bittul dovrà essere recitato la mattina della Vigilia entro le 11.00 (ora locale) ovunque ci si trovi. La delega potrà essere adottata anche da chi possiede una seconda casa che non può pulire personalmente.

3. «BOLLITA» DEI RECIPIENTI

Durante la festività di Pessach non si possono usare le stesse stoviglie del resto dell’anno in quanto sono state usate per il Chamètz. E’ pertanto consigliabile servirsi di piatti, pentole, stoviglie nuovi o espressamente separati per Pessach. Qualora sia necessario, si possono tuttavia rendere kasher le-pessach alcuni utensili usati durante l’anno mediante un processo speciale di kasherizzazione, la Hag’alah («bollita», sterilizzazione) o il Libbun (incandescenza), in modo che raggiungano la stessa temperatura in cui vengono abitualmente adoperati.

Ogni procedimento di kasherizzazione deve essere ultimato entro le 11.00 della Vigilia di Pessach (29 MARZO). Da quell’ora si possono usare solo stoviglie kasher le-pessach.

Procedimento per adattare gli utensili (renderli kasher) per Pessach:

1) Utensili di metallo usati direttamente sul fuoco in assenza di liquidi, come girarrosti, spiedini ecc., si possono kasherizzare solo per «incandescenza» (ponendoli a contatto diretto col fuoco finché sprizzano scintille).

2) Utensili di metallo, nei quali gli alimenti non sono a contatto diretto col fuoco (es.: pentole per bollire o cucinare sostanze liquide o solide), si possono kasherizzare per sterilizzazione, attenendosi alle seguenti regole:

a) Non devono essere usati per il Chamètz nelle 24 ore precedenti.

b) Sono stati prima meticolosamente puliti e grattati e, dopo, immersi in un recipiente pieno d’acqua in ebollizione già kasher le-Pessach: lo stato di ebollizione deve essere mantenuto per tutto il tempo in cui avviene la sterilizzazione.

c) Se una parte dell’oggetto resta fuori dal recipiente lo si ritira, si gira e viene ri-immesso in maniera che tutte le parti siano ricoperte d’acqua bollente.

d) Vari oggetti si possono kasherizzare insieme, facendo attenzione che l’acqua bollente copra ognuno dei pezzi, individualmente, dentro e fuori.

e) Il recipiente che si usa per la kasherizzazione degli altri utensili deve essere kasherizzato nel seguente modo: mentre l’acqua bolle, pezzi di metallo (oppure una pietra) rovente si buttano nell’acqua bollente, in modo che questa trasbordi e purifichi i manici delle pentole, senza diminuire la temperatura.

f) La kasherizzazione va fatta, preferibilmente, in presenza di un esperto delle regole.

3) Utensili di vetro. Secondo l’uso sefardita (e italiano): si devono pulire meticolosamente dentro e fuori con acqua calda. Secondo l’uso ashkenazita: dopo una meticolosa pulizia, si lasciano a bagno in acqua per 72 ore; l’acqua va cambiata ogni 24 ore. Gli utensili devono essere completamente coperti dall’acqua.

4) Utensili di Pyrex e Duralex. Secondo l’uso sefardita si possono kasherizzare con la bollita, senza passarli poi in acqua fredda. Secondo l’uso ashkenazita, non si possono usare.

5) Forno e fornelli. I fornelli della cucina a gas possono essere resi kasher prima sgrassandoli e pulendoli, e poi riscaldandoli fino a che divengano rossi fiammanti. Se quando un fazzolettino di carta tocca le grate del gas la carta comincia a bruciare, le grate sono riscaldate a dovere anche se non appaiono completamente rosse.

E’ bene anche rivestire il piano con carta d’alluminio non sottile, tagliandola in corrispondenza dei fornelli.

Se si vuole usare il forno per la festività si procede come segue: si sgrassa in profondità con detergente da forno e lana argentata e, dopo aver fatto riposare per 24 ore, si lascia al calore più intenso per un tempo superiore a quello dell’uso abituale.

6) Tavola e altre superfici. Tavole usate per mangiare, banconi di cucina, si devono pulire meticolosamente e coprire. Il lavandino può essere kasherizzato prima lavandolo e poi versandovi acqua bollente, in modo che tocchi tutti i punti del lavandino. Si consiglia di dotare il fondo di nuovi tappetini di gomma o plastica su cui poggiare le stoviglie. Il frigorifero deve essere strofinato energicamente e con cura meticolosa. Armadi, dispense e guardaroba si devono pulire meticolosamente e foderare di nuovo per la festa.

7) Tovaglie da tavolo. Si possono usare dopo averle lavate con acqua calda e detersivo. Tovaglie incerate o di plastica vanno sostituite.

8) Utensili di legno. In linea di principio utensili di legno che non presentino fenditure possono essere kasherizzati: tuttavia oggi è usanza comune sostituirli.

I seguenti utensili non si possono kasherizzare per Pessach:

a) Porcellana, ceramica e utensili porosi.

b) Tutti gli utensili che vengono danneggiati dall’acqua calda o quelli fatti d’osso o plastica.

c) Coltelli con manici incollati e tutti gli oggetti che abbiano parti incollate.

d) Utensili che non si possono pulire perfettamente (per esempio: portapane, mattarello, tortiere, ecc.).

e) Recipienti usati per farina e pane.

Tutti gli utensili che non si possono adattare per Pessach si lavano e si chiudono in un armadio ove non siano visibili, così come il Chamètz che è stato venduto.

Una pentola kasher che abbia ospitato la «bollita» di altri utensili deve essere ri-kasherizzata (v. sopra 2e).

9) FORNO A MICRO-ONDE: la sua kasherizzazione si ottiene introducendo una tazza (kasher) con dell’acqua e detergente da portare, scoperta, alla temperatura massima per almeno 20 minuti. La tazza non potrà poi essere usata per Pessach. Il ripiano interno va sottoposto a Hag’alah (Eretz Chemdah, Bemar’eh ha-bazàq).

10) LAVASTOVIGLIE: una volta pulito il filtro, deve subire un lavaggio a vuoto. E’ necessario sostituire i cestelli di plastica.

11) PLATA DI SHABBAT: lavare tutte le parti lavabili e specialmente il ripiano di appoggio con acqua e detersivo, poi portare alla massima temperatura per alcune ore e ricoprire di stagnola per tutta la festa.

12) FRULLATORI, MIXER, ecc.: Smontarli, lavarli in tutte le parti che siano venute a contatto con cibi e bollirle in Hag’alah. Data la complicazione pratica di queste procedure si consiglia di sostituire per Pessach almeno le parti smontabili.
4. SHABBAT HA-GADOL

La consueta derashah del Rabbino Capo su Pessach e la Haggadah avrà luogo al Tempio SABATO 27 MARZO (Shabbat ha-Gadol) alle ore 10.30 circa.

5. SIYUM DEI PRIMOGENITI

La mattina di LUNEDI’ 29 MARZO (vigilia di Pessach), al termine della Tefillat Shachrit che avrà luogo alle ore 6.50, il Rabbino Capo terrà la consueta lezione a conclusione di un trattato del Talmud. La partecipazione dei primogeniti alla lezione consentirà loro l’esenzione dal portare a termine il “Digiuno dei Primogeniti” (Ta’anit Bekhorim), istituito dai Maestri in memoria dei primogeniti ebrei risparmiati. Trattandosi di un’istituzione post-talmudica è stato stabilito che la partecipazione ad una se’udat mitzwah (pasto di mitzwah come quello con cui si festeggia la conclusione di un trattato, se’udat siyum) costituisce merito sostitutivo.

La lezione di quest’anno verterà sul trattato Bavà Qammà.

6. NORME PER IL SEDER

Il Seder ha luogo quest’anno nelle sere di LUNEDI’ 29 MARZO e MARTEDI’ 30 MARZO: il Seder va iniziato non prima delle ore 20.40.

Durante il Seder si deve adempiere ai seguenti precetti:

1) Leggere la Haggadah (il racconto dell’uscita dall’Egitto).

2) Mangiare la Matzah: vengono poste sul tavolo tre matzot shemurot fatte a mano e con farina controllata fin dal momento della mietitura del grano. Si mangia la matzah per tre volte durante il Seder:

a) Motzì matzah: ogni adulto (gli uomini oltre i 13 anni e le donne oltre i 12) ha l’obbligo di mangiare un ke-zait (28 g.) di matzah shemurah. Questa quantità deve essere consumata in non più di sei minuti.

b) Korekh: una sorta di sandwitch con matzah, maror (lattuga) e charosset (impasto di frutta).

c) Afiqomen: è il pezzo di azzima nascosta all’inizio del Seder che si mangia in ricordo dell’Agnello Pasquale, che veniva consumato al termine del pasto quando esisteva il Santuario di Gerusalemme. L’afiqomen va consumata entro la mezzanotte (ora 1.00 legali circa).

3) Maror: erba amara (in genere si usa la lattuga), in ricordo dell’amarezza sofferta dagli ebrei in Egitto.

4) Vino: si devono bere quattro bicchieri di vino rosso durante il Seder; ogni bicchiere deve contenere almeno 86 cc. Chi ha difficoltà a bere il vino può adoperare una qualità a bassa gradazione alcolica. I bambini possono sostituirlo con succo d’uva.

Per chi vuol fare un Seder … be-seder, aggiungiamo che 28 g. di matzah corrispondono a metà circa di una shemurah fatta a mano ed alla maggior parte di una matzà quadrata fatta a macchina, nonché ad una grande foglia di lattuga.

Sull’opportunità di inserire nella Haggadah il “Rituale della Rimembranza” del Ghetto di Varsavia vi è disparità di opinioni. Il Rabbinato di Torino è contrario a tale uso.

La seconda sera al termine del Seder si comincia il Conteggio dell’Omer (Sefirat ha-’Omer) che si protrarrà fino alla vigilia di Shavuot.

7. MATZAH SHEMURAH
(o SHIMMURIM)

Il grano destinato all’impasto delle Matzot deve essere appositamente sorvegliato onde evitare qualsiasi contatto con l’acqua. Vi è però controversia se la sorveglianza debba cominciare dal momento del raccolto (mish’at ketzirah) o se basta dalla macinazione (mish’at techinah). Normalmente la Halakhah segue l’ultima opzione, più facilitante. Ma la tradizione vuole che per le Berakhot del Seder, allorché la matzah è di mitzvah, si consumi azzima di grano controllato fin dal momento del raccolto, chiamato matzah shemurah (azzima sorvegliata) per antonomasia.

Una seconda controversia, molto più recente, discute se è preferibile la matzah shemurah fatta a mano secondo la tradizione più antica o quella a macchina. L’opinione prevalente è che siano da preferirsi le matzot fatte a mano (Yechawweh Da’at 1, 14; 3, 26).

– La Matzah Shemurah fatta a macchina è in vendita presso la Comunità.

– La Matzah Shemurah fatta a mano sarà disponibile presso l’Ufficio Rabbinico su prenotazione.

8. PREPARAZIONE DEI CIBI NEI GIORNI FESTIVI

Di sabato, a differenza dei giorni di festa solenne, è proibito trasportare oggetti, accendere il fuoco in qualsiasi modo e cucinare.

Durante il 1°, 2°, 7° e 8° giorno di Pessach, invece, è permesso trasportare oggetti fuori casa, cucinare ed accendere il gas da una fiamma già accesa da prima della festa. E’ però proibito spegnere il gas dopo averlo acceso. I fornelli elettrici possono essere usati solo se tenuti accesi da prima dell’inizio della festa ma la cosa è sconsigliabile.

Nei giorni di festa solenne si può cucinare e preparare solo per il giorno stesso. Perciò i cibi per il secondo Seder debbono essere stati cucinati dalla vigilia oppure cotti o scaldati dopo lo spuntare delle stelle della seconda sera (ore 20.40): anche la tavola per la cena va apparecchiata dopo quest’ora o tramite non ebrei. Così pure la hadlaqat neròt (accensione dei lumi festivi) la seconda sera va eseguita dopo l’uscita delle stelle con una fiamma già accesa da prima della festa.
L’Ufficio Rabbinico è a disposizione per ulteriori spiegazioni e chiarimenti.

PESACH 2010/ 5770

PRODOTTI CHE NON RICHIEDONO CERTIFICAZIONE
(PRODUCTS THAT DO NOT REQUIRE CERTIFICATION)

Fonte guida OU per Pesach ed altre segnalazioni
Source OU guide for Passover and other reports

Frozen Fish/Pesce surgelato/congelato

NON RICHIEDE UNA CERTIFICAZIONE SE GLI INGREDIENTI SONO ESCLUSIVAMENTE IL PESCE,ANCHE SE AGGIUNTO DI SALE ED ACQUA. IN CASO DI ALTRI INGREDIENTI OCCORRE UNA CERTIFICAZIONE / Frozen fish that contain any ingredient other than fish (except for water and salt) require special Passover certification. Fish that contains no other ingredient other than fish (except for salt and water) does not require special Passover certification

Bottled Water/ACQUA MINERALE IN BOTTIGLIA

L’ACQUA IN BOTTIGLIA NON AROMATIZZATA (QUINDI SOLO ACQUA), NATURALE E GASSATA, E’ PERMESSA ANCHE SENZA SUPERVISIONE.

All unflavored bottled water, seltzer and sparkling water is Kosher for Passover, even without any Kosher supervision.

Extra Virgin Olive Oil / OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA

L’OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA NON RICHIEDE NECESSARIAMENTE CERTIFICAZIONE.

All extra virgin olive oils are Kosher for Passover, even without any Kosher supervision

Milk / LATTE

Il latte è aggiunto di vitamine con lieve rischio di chametz .E’ quindi meglio acquistarlo prima di Pesach così che l’eventuale chametz possa essere annullato (Batel).
Milk contains added vitamins that contain a slight chometz risk. Therefore it is best to purchase milk before Passover at which time chometz can be nullified (batel).

Salt / SALE

Sale marino e non iodizzato non necessitano di certificazione
..un-iodized salt does not require Passover certification, nor does sea salt…

Non-Food Items /ARTICOLI DI COMUNE USO MA NON ALIMENTARI
La posizione della OU è che i seguenti prodotti possano essere usati senza necessità di certificazione (in caso di dubbi circa la traduzione di una o più voci contattare kasher@ucei.it )

The consensus of the OU’s Poskim is that the following may be used on Pesach without certification:

1. Aluminum foil
2. Baby ointments
3. Aluminum foil baking pans
4. Bags (plastic)
5. Body wash
6. Bowl and tub cleaner
7. Candles
8. Cardboard
9. Carpet cleaner
10. Charcoal
11. Conditioner
12. Copper and metal cleaners
13. Cork
14. Cupcake holders
15. Cups [paper (in the USA only), plastic or styrofoam]
16. Detergents
17. Dishwashing detergent
18. Drain opener
19. Fabric protectors
20. Furniture polish
21. Glass cleaner
22. Hair gels, sprays & mousse
23. Hair removers & treatments
24. Insecticides
25. Isopropyl Alcohol
26. Jewelry polish
27. Laundry detergents
28. Lotions
29. Napkins (paper)
30. Oven cleaner
31. Paper cups, plates and towels
32. Plastic containers
33. Pipe openers
34. Plastic bags, cups and plates
35. Plates [paper (in the USA only), plastic or styrofoam]
36. Scouring pads & powders
37. Shampoos
38. Shaving cream and gel
39. Shaving lotion
40. Silver polish
41. Skin cream
42. Soaps
43. Stick deodorant
44. Styrofoam cups or plates
45. Suntan lotion
46. Talcum powder (100% talc)
47. Toilet bowl cleaner
48. Towels (paper)
49. Water filters

CLICCA QUI PER VISIONARE TUTTA LA DOCUMENTAZIONE DELLA ORTHODOX UNION

VINI KASHER LE PESACH

LE PIOLE
vini di tipo mevushal autorizzati dal Rabbinato di Torino e di Israele e sotto la hashgaha del Bet Din di Roma e del Badatz Beth Yossef, kasher lePesach:
– Le Piole Barbera d’Asti 2008 DOCG
Rosso secco fermo in casse da 12 bottiglie
– Le Piole Moscato d’Asti 2008 DOCG:
Bianco dolce mosso in casse da 12 bottiglie
– Le Piole Chardonnay Brut Spumante 2008 DOC:
Bianco mosso in casse da 12 bottiglie
Per informazioni, chiarimenti e delucidazioni contattare il nr 345924253 Giovanna Cavallo (responsabile vendite)

SUPERGAL SRL
Vini kasherlePesach ed altri prodotti
Tel: (02) 9084.2100 * Fax: (02) 9084.1533 * e-mail: info@zioelio.it * www.zioelio.it
L’azienda propone un centinaio di referenze ( vini italiani ed esteri,champagne,limoncello,ecc), i vini sono tutti kasher lePesach, ed altri prodotti alimentari kasher, con un apposito listino anche per Pesach.
Per informazioni , per conoscere i punti vendita che trattano i prodotti SUPERGAL o per richiedere listini si consiglia di rivolgersi all’azienda.

LE BON TON CATERING
Vini, servizi di catering kasher,sedarim di Pesach, prodotti
Tel. (06) 7026889 www.lebonton.it
“Le Bon Ton Catering” (società di catering casher che opera in tutta Italia) con esperienza pluriventennale informa che organizza una serie di sedarim la prima e la seconda sera di Pesach in collaborazione con diverse organizzazioni ebraiche. Commercializza anche vini kasher le Pesach italiani ed esteri.ed ha lanciato il sito internet “www.kosherwine.it” , specializzato in vini kosher , in continua evoluzione e nel quale si potrà trovare tutta la gamma di vini kasher sia italiani che israeliani con relative indazioni su ogni singolo vino, richiesta di listino prezzi ecc.
Il sito,informa l’azienda, nasce proprio per rendere agevole anche a persone di piccole comunità e negozi casher di conoscere meglio il panorama di vini kosher ed eventualmente di approvigionarsi del vino necessario per le loro esigenze.
I vini infatti si possono ordinare attraverso il sito o via mail a” info@kosherwine.it” o allo + 39 3939617112 sig.ra Grazia dal lunedi al venerdi dalle ore 10:00 alle 14:00.

NOTE RICEVUTE DA RAV A.M. SOMEKH PER PESACH 2010/5770

OLIO GOCCIA D’ORO : Quest’anno gli olii GOCCIA D’ORO NON SONO certificati per Pessach.

Non richiedono particolare controllo per Pessach i prodotti alimentari seguenti:

– FRUTTA e VERDURA fresche non confezionate (esclusi i cereali di cui sopra, nonché riso e legumi per gli Ashkenaziti);

– UOVA, da acquistare preferibilmente prima di Pessach per tutto il periodo;

– PESCE FRESCO
o surgelato solo se alla pesca;

– SALE in pacchi sigillati, acquistati prima di Pessach (Meqor Chayyim, 185, 14);

– ZUCCHERO: recentemente è emerso che può essere adoperato Chamètz nella lavorazione dello zucchero bianco, semolato e a quadretti. In mancanza di prodotto con dicitura rabbinica kasher le-Pessach è comunque consigliabile adoperare solo zucchero di canna;

– RISO solo per i Sefarditi: deve essere acquistato in pacchi sigillati prima di Pessach per tutta la festa e vagliato, prima della Vigilia, perché potrebbero trovarsi mescolati ad esso chicchi di altri cereali. Da una recente indagine risulta che l’industria risiera oggi in Italia non ci consente di dare per scontato che il riso comunemente venduto nei supermercati in pacchi sigillati non sia venuto a contatto con Chamètz. Alcune delle più diffuse marche presentano confezioni in cui al riso è mescolata avena, kamut o orzo. Invece RISO SCOTTI (Pavia, nelle varietà bianco e parboiled) può essere adoperato per Pessach;

– PASSATA DI POMODORO: è autorizzata MUTTI. PELATI DI POMODORO: è autorizzata GRAZIELLA (Rav Locci – Padova);

– ACQUA MINERALE non gassata in contenitori a perdere. Le marche SAN PELLEGRINO e LEVISSIMA (Rav Hazan – Milano), PARADISO (Rav Margalit – Trieste) e TAVINA (Rav Sciunnach – Milano) sono autorizzate anche gassate;

– BEVANDE CALDE: sono autorizzati: Caffè ILLY (prodotto nello stabilimento di Trieste) e LAVAZZA in grani, macinato, decaffeinato e cialde; KIMBO e SEGAFREDO in grani, macinato, decaffeinato (Rav Hazan – Milano); The INFRE’ e Camomilla BONOMELLI (Rav Sciunnach – Milano);

– LATTE: anche se gli Ashkenaziti tendono per lo più a proibirlo, perché potrebbe contenere tracce del Chamètz precedentemente ingerito dall’animale, eminenti personalità sefardite lo permettono (Chazòn ‘Ovadyah, 64). In mancanza di latte prodotto con dicitura rabbinica kasher le-Pessach è comunque consigliabile bere solo latte UHT acquistato prima di Pessach.;

– COSMETICI: proibito il ROSSETTO ed il BURRO DI CACAO; DENTIFRICI, sono autorizzati: COLGATE, MENTADENT, SENSODYNE e AQUAFRESH (Atlanta Kashrut Commission), SAPONE per PIATTI prodotto sotto il controllo rabbinico e DETERGENTE CALINDA in polvere, con hekhsher in lingua ebraica;

– CIBI PER NEONATI:
NEOLATTE UNIFARM. Altre formule in genere contengono maltodestrine, prodotto Chamètz. Le creme di riso APTAMIL MILUPA, MELLIN, non contengono Chamètz, ma sono prodotte su linee che trattano Chamètz a caldo, anche se vengono deterse dopo ogni produzione. In mancanza di analoghi prodotti certificati possono essere utilizzate in recipienti dedicati solo ad esse.

PRODOTTI CHE SI POSSONO ACQUISTARE, PRIMA DELL’INIZIO DI PESACH 5770 ,SENZA CERTIFICAZIONE,TRATTI DALLA LISTA DEL CONSISTOIRE DE PARIS

(ABBIAMO INDICATO QUELLI CHE POSSONO ESSERE REPERITI IN ITALIA)
NOTA : ove si trovino punti vendita CARREFOUR e/od AUCHAN è probabile che si possano reperire,anche nel corso dell’anno,altri prodotti. Un sito/blog dal quale è possibile scaricare l’intera lista del Consistoire (unitamente a quelle delle medicine, dei prodotti per neonati,ecc) è :

http://fanfan18.unblog.fr/

BICARBONATE DE SOUDE / BICARBONATO DI SODIO
(La levure chimique et le bicarbonate d’ammonium sont interdits)

CACAO PURO NON ZUCCHERATO
Cacao pur non sucré : MARCHE SUCHARD – VAN HOUTEN.

CAFFE
Café et café décaféiné, en grains ou moulu /Caffè ,caffè decaffeinato, macinato

LEGAL (Le Goût), CAFÉ des CHEFS; LA MAISON du CAFÉ; LAVAZZA ; GRAND MÈRE; JACQUES VABRE; CARTE NOIRE ainsi que DIA* (chez Ed) : *contrôler pour cette marque le N°EMB 42005.

ILLY (Espresso ou Moka) : En Boîtes ou Dosettes – à l’exclusion du café décaféiné.

LAVAZZA : Capsules plastiques de Pur Café de gammes BLUE et ESPRESSO POINT.

NESPRESSO : Capsules de Pur Café non aromatisé des gammes Espresso,

Lungo, Pure Origine ou Decaffeinato et – pour les collectivités – capsules

plastiques de la gamme Business Coffee Solutions.

CAFFE’ SOLUBILE E SOLUBILE DECAFFEINATO / Café soluble et Café soluble décaféiné :

CARTE NOIRE Instinct ou MAXWELL HOUSE : toutes spécialités “ Pur Café ” fabriquées uniquement en Allemagne et identifiables par les codes commençant par O7°°°°°°° imprimé sous les flacons au dessous de la date limite d’utilisation – Sticks sachets individuels pur café soluble
autorisés sans distinction de code.

NESCAFÉ : toutes spécialités ”Pur Café” fabriquées en France – identifiable par le code ° °°° 0814°° imprimé sur l’étiquette des flacons au dessous de la date limite d’utilisation – Sticks dosettes individuelles pur café soluble autorisés sans distinction de code.
Verificare il codice 0814 vicino alla data di scadenza.
Prodotto in Francia

ACQUA MINERALE /EAUX MINÉRALES
Eaux minérales gazeuses :

PERRIER, uniquement: nature, non aromatisée –.gassata, non aromatizzata.

INFUSIONI/ INFUSIONS

Infusioni di piante naturali /Infusions de plantes nature :

LIPTON : verbena / tiglio / verbena-menta / tiglio-menta /verveine, tilleul, verveine/menthe, tilleul/menthe.

LEGUMI /LÉGUMES
Conserve de Maïs, Haricots Verts :

(k) BONDUELLE : Mais in grani sottovuoto in confezioni da 150 gr a 1870 gr/Maïs en Grains sous vide en boîtes de 150g ou 1870g
Fagioli Verdi extra fini in conf. da 400 ad 800 gr/Haricots Verts Extra-fins Rangés, en boîtes de 400g ou 800g
Devono riportare il codice di produzione L****007**, ora,minuto impressi sul fondo della confezione dopo la data di scadenza / Portant comme code d’usine L °°°° 007 °° heure:minute… imprimé au fond de la boîte après la date limite.
ESEMPIO /Exemple : L 9 251 007 °° heure:minute…

THÉ
In sacchetti ,non aromatizzato, unicamente/Thé en sachets nature, non aromatisé, uniquement

LIPTON : Yellow LIPTON giallo

KASHERUT DELLE MEDICINE

Curatore di questa sezione , ringraziandolo per la collaborazione,è il dr. RAFFAELE MISUL, livornese, farmacista laureatosi presso l’Università di Ferrara. Ha sviluppato le proprie conoscenze,anche in termini di kasherut delle medicine, nell’attività di famiglia e tramite esperienze specifiche presso la Hebrew University e la Kikar haShabbat Pharmacy di Gerusalemme. Vanta anche un’esperienza di ricerca e sviluppo presso la Maxi Health di Brooklyn. Segue costantemente l’attività specifica,in tema di kasherut delle medicine, del “London Beth Din”. Autore del libro “Baer Emet”, ha compiuto studi di Talmud,etica ed Halachà a Torino ed in Yeshivot a New York,Vienna e Gerusalemme.

Per approfondimenti ed informazioni è contattabile all’email : r.misul@gmail.com

LISTA DEI MEDICINALI DEL “LONDON BETH DIN”

(scarica il pdf)

Note di lettura della lista:
LEGEND:
D Dairy & Suitable for Passover
P Parev & Suitable forPassover
NP Not suitable for Passover
NK Not Kosher all year round
S Supervised for Passover
KLBD Certified for Passover by the LBD.
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