Arturo Toscanini: il Direttore della libertà

La Sala del Refettorio della Camera dei Deputati, in Via del Seminario a Roma, ha ospitato un evento speciale in memoria del grande compositore Arturo Toscanini, in occasione del sessantesimo anniversario dalla fondazione dello Stato di Israele e del 70 anniversario dalla promulgazione delle leggi razziste in Italia: il seminario “Toscanini e lo Stato d’Israele, la nascita della Palestine Symphony Orchestra, oggi Orchestra Filarmonica di Israele”, organizzato dal Comitato Internazionale Viva Toscanini e dalla Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio di Camera dei Deputati Comune di Roma e Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, con lo scopo di far emergere un lato quasi inedito del grande musicista, come hanno ricordato direttori celeberrimi come Roman Vlad e Riccardo Muti e gli storici Piero Melograni e Arturo Schwarz che hanno evidenziato il suo straordinario talento ma anche per la sensibilità umana e sociale.
Un aspetto della personalità del musicista, messo in rilievo anche dal presidente della Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia, Bruno Orvieto, che nel suo discorso di benvenuto ha affermato “ricordiamo oggi la nascita dell’Orchestra sinfonica di Palestina, ora Israel Philharmonic Orchestra, la promulgazione in Italia delle leggi razziali e la dichiarazione di indipendenza dello Stato di Israele. Tre eventi, e con essi un solo grande personaggio, Arturo Toscanini: Toscanini direttore del concerto inaugurale dell’orchestra nel 1936, Toscanini che lasciò l’Italia nel 1938 per protesta ed insofferenza per le leggi razziali, Toscanini “ebreo onorario” e sionista di fatto, considerato il suo emozionato coinvolgimento ed il suo entusiastico contributo alla formazione del tessuto culturale che doveva servire di base alla costruzione dello Stato di Israele”.
“E’ molto significativo che questo seminario si svolga in questa sala, che oggi è parte della Camera dei Deputati, di quel Parlamento italiano che proprio 70 anni fa approvò le leggi contro gli ebrei” ha osservato il Presidente Ucei Renzo Gattegna intervenuto alla manifestazione, che nel suo discorso ha ripercorso le fasi costitutive dell’Orchestra Filarmonica di Israele, da oggi gemellata con l’Opera di Roma ed ha ricordato che “fu proprio Arturo Toscanini ad aprire questa strada quando, il 26 dicembre del 1936, ancor prima della Seconda Guerra Mondiale, fu chiamato a dirigere il primo concerto dell’Orchestra filarmonica di Palestina, come allora si chiamava, dodici anni prima della nascita di Israele. Le sue capacità, la sua fama e il suo prestigio furono determinanti per il successo dell’orchestra, che era composta da artisti ebrei fuggiti dall’Europa nazista che aveva tolto loro il lavoro, o la dignità”.
Anche il giornalista Arrigo Levi, ha ricordato come Toscanini “profuse il suo impegno spendendo la propria fama internazionale per portare fuori dalla Germania nazista i musicisti ebrei, salvandoli così dai campi di sterminio”.
Roman Vlad si è invece soffermato sul profondo significato che ha avuto la costituzione dell’orchestra, poiché esso “è stato un atto di estremo coraggio, ma anche un gesto di enorme nobiltà verso un popolo che è tra i più intrisi di cultura musicale, ponendo le basi per assecondare un processo artistico-culturale, ma anche per assecondare il consolidamento dell’identità di una nazione nascente”.

Lucilla Efrati