Una stilista israeliana e l’eleganza della First Lady

Qual è il segreto di Michelle Obama, la first lady più glamour dopo Jackie Kennedy? A quanto pare, una signora israeliana. Ikram Goldman, nata una quarantina di anni fa in Israele e proprietaria di un’esclusiva boutique di Chicago, da qualche tempo è di fatto responsabile del guardaroba di Mrs Obama. La stampa e i blogger la adorano, specie da quando la nuova first lady si è presentata al giuramento del marito con un vestito di Isabel Toledo indicato e ordinato dalla Goldman. Che pure fa di tutto per mantenere un basso profilo: “Una musa silenziosa”, l’ha definita il Forward. Il New York Times l’ha soprannominata “Fashionista in chief” e “stilista ombra”, mentre “Segretario alla moda” è stato il verdetto dell’Huffington Post.
Cos’ha di tanto unico la boutique della signora Goldman, a parte il fatto di stare a Chicago? Quello che piace a Michelle Obama (o meglio: all’immagine spigliata che presidente e first lady vogliono dare della Casa Bianca) è l’attenzione a nuovi stilisti e nuove tendenze: “La signora Obama ha fatto shopping nel negozio di Ikram per anni, e apprezza l’interesse a lavorare con un ampio spettro di designer, inclusi molti giovani ed emergenti” ha detto la portavoce della first lady Katie McCormick Lelyveld. “Goldman è conosciuta per il suo sofisticato mix di designer all’avanguardia americani, europei e giapponesi, insieme a una collezione vintage scelta con grande attenzione” scrive Lisbeth Levine sul Forward.
Ma soprattutto Ikram Goldman è sempre un passo avanti rispetto agli altri: “Nella sua boutique si trovano pezzi che non si trovano da nessun’altra parte. Quei pezzi veramente speciali che lei acquista, anche solo per uno dei suoi clienti che immagina lo comprerà” racconta uno stilista al Chicago Tribune. Che ricorda come sia importante per una first lady avere uno stile inimitabile, nel senso più letterale del termine: una volta Laura Bush si trovò a una serata di gala con lo stesso abito indossato da altre due signore. Michelle Obama non vuole commettere lo stesso errore.

Anna Momigliano