Prova di forza dell’Hapoel Tel Aviv contro il Rapid Vienna

Grande affermazione in Europa League dell’Hapoel Tel Aviv che, nella terza partita del girone C, strapazza (5-1) gli austriaci del Rapid Vienna e si porta in testa al raggruppamento in compagnia dell’Amburgo. Un’affermazione netta e spettacolare che cancella l’amarezza per l’ennesima immeritata sconfitta del Maccabi in Champions League.
Primo tempo – Inizio di partita molto equilibrato con gli israeliani che giocano un calcio tecnico e veloce, anche se sono gli austriaci ad andare più vicini al goal grazie a Jelavic, abile ad eludere la marcatura avversaria ma incapace di centrare lo specchio della porta da neanche cinque metri di distanza. “Goal sbagliato goal subito”, come si suole dire, e difatti, al trentesimo minuto, arriva il vantaggio dell’Hapoel. Cavalcata sulla fascia destra di Schechter, cross in mezzo e lo sfortunato Dober che, nel tentativo di anticipare gli attaccanti israeliani, mette il pallone nella propria porta. Passa un minuto ed il Rapid pareggia grazie ad un calcio di punizione non propriamente irresistibile di Hoffman. Uno a uno e tutto da rifare con gli austriaci che, poco prima del termine dell’intervallo, sfiorano un clamoroso ribaltone, ma un colpo di testa da posizione pericolosa dell’onnipresente Jelavic si stampa sul palo.
Secondo tempo – Alla ripresa del gioco il sostanziale equilibrio del primo tempo resta solo un ricordo e la musica cambia decisamente di tono, con l’Hapoel che si getta all’attacco alla ricerca dei tre punti. Al nono minuto è Menteshashvili a fare esplodere per la seconda volta il Bloomberg Stadium con una spettacolare e violentissima conclusione dai trenta metri. Sulle ali dell’entusiasmo, gli israeliani mettono il piede sull’acceleratore ed è ancora Schechter a risultare protagonista con un preciso rasoterra da fuori area che va ad insaccarsi sulla destra del portiere. Il Rapid tira i remi in barca e scompare virtualmente dal campo, per l’Hapoel gestire il doppio vantaggio diventa una questione di ordinaria amministrazione. Quasi in maniera inerziale, poi, arrivano altre due reti ad arrotondare ulteriormente il risultato. Prima è Vermouth a firmare il poker, poi lo stesso Vermouth si trasforma in assist-man e serve a Lala, entrato in campo da pochi minuti, il pallone del cinque a uno.

Adam Smulevich