Nell’Acquario verde gli ultimi giorni del ghetto di Vilna

Sono gli ultimi giorni del ghetto di Vilna quelli raccontanti in Acquario verde da Avraham Sutzkever (La Giuntina, 144 pagine, 14 euro). L’autore, in particolare, si sofferma sulla caccia dei nazisti agli ultimi sopravvissuti, e lo fa utilizzando uno stile evocativo e poetico tale da creare un mondo primordiale e senza Dio, in cui la prospettiva è tutta rivolta ai perseguitati e alla forza morale che oppongono al male radicale e disumanizzato dei persecutori, che viene così relegato in un’oscurità indistinta e minacciosa. È la poesia a incarnare le forze umane di salvezza e al tempo stesso è testimone del coraggio di tutti i piccoli eroi senza nome che combattono contro le forze della distruzione.
L’acquario verde è il luogo della morte, dove verde vuole esprime un doppio significato: il marcio e la stagnazione da una parte, ma anche la possibilità di vita e di rinascita dall’altra. Quando con la forza della poesia l’acquario verde verrà infranto, salteranno i parametri della realtà, ma ciò che fuoriuscirà dall’acquario potrà forse dare vita a qualcosa di nuovo..