Qui Firenze – Confronto aperto su bilanci e futuro

Discreta partecipazione di pubblico all’assemblea degli iscritti alla Comunità ebraica di Firenze svoltasi ieri sera in Sala Servi con ordine del giorno l’approvazione del bilancio preventivo per l’anno 2011. Nell’introdurre la relazione del consigliere con delega al bilancio e alle finanze Daniele Coen, il presidente della Comunità ebraica Guidobaldo Passigli ha parlato di situazione finanziaria parzialmente migliorata grazie ai benefici derivati dalla recente cessione di un immobile e ai segnali confortanti provenienti dal turismo con una significativa crescita di presenze tra sinagoga e museo negli ultimi mesi oltre alla riduzione dell’organico della Comunità. Il consigliere Coen, pur delineando un quadro molto delicato sotto varie voci di bilancio, ha sottolineato alcuni aspetti positivi come il buon risultato recentemente ottenuto dal negozio di oggettistica interno alla sinagoga ed il drastico abbassamento delle spese per le utenze, prevedendo inoltre per l’anno prossimo un futuro rientro economico di alcuni importanti investimenti effettuati con i proventi dell’Otto per Mille e un incremento delle entrate dai contributi culto dei singoli iscritti in seguito al’aumento della quota annuale di iscrizione. Al termine della relazione di Coen è seguito un dibattito animato, moderato dal presidente dell’assemblea Renzo Ventura, che ha registrato momenti di tensione quando sono stati sollevati alcuni punti che non vedono una lettura omogenea da parte degli iscritti. Nel corso del dibattito è intervenuto tra gli altri il vicepresidente della Comunità Franco Ventura che ha invitato a non sottovalutare alcuni aspetti che emergono dall’analisi del bilancio. In particolare Ventura ha evidenziato lo scarso peso complessivo dei contributi degli iscritti nel computo delle entrate totali della Comunità invitando gli ebrei fiorentini a uno sforzo economico maggiore per garantire una ottimale erogazione dei servizi e sollecitando un incremento di attività volontaristica che al momento è ritenuta ancora piuttosto scarsa rispetto al potenziale a disposizione. La lettura di Ventura è stata condivisa dal consigliere David Fargion, che ha tra le sue deleghe la riscossione dei tributi e che si è soffermato sulle difficoltà di reperimento dei contributi da parte dei singoli iscritti (che spesso danno alla Comunità meno di un euro al giorno) aggiungendo come in alcuni casi i crediti maturati negli anni abbiano raggiunto importi di entità considerevole. Tra i vari punti affrontati nel corso del dibattito, conclusosi con l’approvazione del bilancio, hanno registrato un particolare coinvolgimento dei presenti anche le sfide del fund raising e della partecipazione finanziaria di istituzioni bancarie e pubbliche esterne alla collettività ebraica, il riallacciamento dei rapporti tra Comunità e iscritti e la quotidiana soddisfazione dei bisogni di questi ultimi da parte dell’ente comunitario.

Adam Smulevich