Il segreto del Napoli? Un amuleto ebraico
Sarà forse un amuleto il segreto del Napoli secondo in classifica e spesso vittorioso negli ultimi secondi di gioco (già cinque le vittorie ottenute in questa stagione nei minuti di recupero tanto che ormai si parla di “Zona Napoli” al posto della celeberrima “Zona Cesarini”)? Non è certo un mistero che l’allenatore dei partenopei, il livornese Walter Mazzarri, sia molto superstizioso e ami quindi ripetere alcuni gesti scaramantici prima e durante le partite. Ma il suo segreto potrebbe essere non tanto nei gesti quanto in un piccolo portafortuna che conserva gelosamente nel fondo tasca della sua giacca. Si tratta di una hamsa, amuleto diffuso tra ebrei e musulmani che viene generalmente usato come oggetto decorativo in pendenti, portachiavi o decorazioni per la casa.
A raccontarci l’aneddoto è Israel Maoz, intermediario calcistico e talent scout israeliano (sue le intuizioni di Cafu e Marcos Asuncao alla Roma). “Da quando ho regalato a Walter l’amuleto – spiega Maoz – il Napoli non perde un colpo. Mi sa che funziona davvero”. Prima di ogni partita degli azzurri si consuma così un rito scaramantico: Israel manda un sms a Walter in cui gli ricorda di mettere la hamsa nella giacca, il mister risponde affermativamente e ringrazia per il regalo. Visto che la preghiera incisa sulla hamsa di Mazzarri è la Tefilat haDerech, la preghiera del viaggiatore, c’è da pensare che ci siano buone possibilità che il Napoli continui a viaggiare ancora a lungo col turbo.
Adam Smulevich