Barak abbandona, laburisti alla deriva

Il Partito laburista è in crisi da stamane, da quando cioè il suo capo Ehud Barak, ministro della Difesa, lo ha abbandonato creando un partito nuovo denominato “Indipendenza” insieme ad altri quattro deputati. Rimangono nel vecchio partito laburista otto deputati tra i quali i Ministri Herzog, Braverman e Ben Eliezer. Per il momento la coalizione governativa di Beniamin Netanyahu può continuare a sussistere col sostegno per il momento di 66 deputati su 120, ma già si parla di elezioni anticipate nel 2012.
La frammentazione della vita politica israeliana porta fatalmente alle elezioni e sono rari i governi che siano riusciti a terminare tutto il loro mandato. Per di più le trattative di pace sono praticamente arenate e la distanza fra qualsiasi governo israeliano e i palestinesi è tale da dare ben poche speranze. Il sorgere di Avigdor Liberman è un fattore supplementare che impedisce di poter giungere a un accordo coi palestinesi i quali oggi sono ben lontani dall’accettare ipotesi concrete e preferiscono continuare a sognare di ottenere col sostegno internazionale la Palestina tutta intera.
Netanyahu tenta di barcamenarsi fra tendenze opposte in seno al suo governo e mi sembra come quel ciclista che pur stando fermo spera di rimanere in sella. A più lungo termine se non si trova la formula per un accordo coi palestinesi si affaccia fatalmente l’ipotesi di uno stato binazionale.
Nell’immediato il ministro laburista Herzog ha già annunciato le sue dimissioni dal Governo e molto probabilmente gli altri due ministri Ben Eliezer e Braverman lo seguiranno. C’è chi sogna l’unione della sinistra in un grande partito per la pace e la giustizia sociale ma temo che ciò sia un sogno di difficile realizzazione. Barak si riferisce a David Ben Gurion ma della sua grandezza rimane ben poco ai politici odierni. Rimarrà ministro della Difesa nel governo di Netanyahu il quale era al corrente in anticipo delle intenzioni di Barak. Si ha l’impressione che Barak abbia preferito il portafoglio della Difesa all’alternativa della gelida opposizione, tanto più che svaniscono le probabilità di un accordo coi palestinesi.

Sergio Minerbi