G8: il Canada di Stephen Harper vicino a Gerusalemme

“Il Canada è un vero amico di Israele e comprende che le frontiere del ’67 sono incompatibili con le nostre esigenze di sicurezza”. Questo le parole di elogio usate nelle scorse ore dal ministro degli Esteri di Israele Avigdor Lieberman nei confronti del premier canadese Stephen Harper. Alla base dell’apprezzamento di Lieberman il fondamentale intervento di Harper al vertice G8 da poco conclusosi a Deauville. Grazie al leader anglosassone è stato infatti evitato qualsiasi riferimento esplicito ai confini del 1967 quale soluzione del conflitto israelo-palestinese nell’appello di pacificazione redatto dai grandi della politica internazionale durante il recente vertice in terra francese. Harper stesso, prima della sua partenza da Ottawa per i lavori del G8, aveva dichiarato che il Canada non avrebbe aderito a richieste che palesassero questo riferimento anche se si fosse trovato nella condizione di essere l’unico ad opporsi a tale formulazione. Lieberman e Harper si sono incontrati e hanno condiviso una visione politica di grande affinità sul Medio Oriente. In particolare sulle insidie che si presentano oggi all’orizzonte di Israele con l’avvenuta riconciliazione tra Hamas e Fatah. Il ministro israeliano ha poi invitato Harper a Gerusalemme per un incontro diplomatico ufficiale tra le rappresentanze dei due paesi.