Terremoto – La Delegazione Gilad Shalit in allerta

Certo, quando si tratta di affrontare delle situazioni di emergenza, i fondi sono sempre una necessità impellente. Per questo anche per il terremoto che ha colpito l’Emilia e altre zone del Nord Italia in tanti si sono mobilitati per raccogliere contributi, istituzioni e personaggi pubblici: anche l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ha lanciato una sottoscrizione versando una quota di fondi Otto per Mille e invitando tutte le Comunità, e chiunque lo desideri, a partecipare.
Ma non è soltanto attraverso il denaro che si affronta l’emergenza. Lo sanno bene i volontari della Protezione civile italiana, tra cui anche quelli della Delegazione Gilad Shalit, basata a Roma e affiliata alla Associazione nazionale dei vigili del fuoco in congedo. Che come in tanti altri casi sono ora in allerta pronti a partire per portare assistenza alle popolazioni vittime del sisma.
L’Associazione Gilad Shalit, riconosciuta dal Comune di Roma e dalla Regione Lazio si è costituita nel luglio 2011 e forma i propri volontari per prepararli ai vari servizi che sono di volta in volta chiamati a fornire: prevenire e combattere gli incendi (quest’estate a partire dal 15 giugno collaboreranno con il Comune di Roma in quest’ambito), pronto intervento, assistenza ai grossi eventi cittadini…
“Quando abbiamo ricevuto la notizia del terremoto ci siamo immediatamente messi a disposizione della Comunità di Roma e dell’UCEI per fornire il nostro contributo – spiega il presidente, l’ingegner Alberto Pontecorvo – Ora siamo in attesa e pronti a partire al segnale della Protezione civile”.

Chi desidera partecipare alla raccolta fondi per le popolazioni colpite dal terremoto potrà farlo versando il proprio contributo conto corrente bancario intestato all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, IBAN IT40V0200805189000400024817 causale Terremoto Emilia; oppure sul conto corrente postale intestato all’unione comunita ebraiche italiane numero 45169000 sempre specificando la causale Terremoto Emilia.