…separazione

La notizia sul Sole di ieri riferisce soltanto che in Israele sono state create delle linee di bus speciali riservate solo ai palestinesi che dalla Cisgiordania vanno a lavorare in Israele. La misura è giustificata con la necessità di rendere meno affollati gli autobus normali, dove salgono anche gli ebrei. Devo ammettere che ogni misura di questo tipo mi fa correre un brivido dietro alla schiena. La separazione nei bus, quella di ebrei e arabi, ma anche quella di uomini e donne, mi riporta irresistibilmente alla mente la lotta contro la segregazione razziale negli Stati Uniti degli anni Cinquanta. Ricordate Rosa Parks che rifiutò di lasciare il suo sedile nella parte dell’autobus riservata ai bianchi? Ecco, che cosa succederà con quegli autobus riservati ai palestinesi? Gli ebrei non potranno proprio salirvi? E se un ebreo e un palestinese viaggiano insieme, dovranno usare due autobus separati? Qualcuno subito mi dirà che non succede, che non può succedere. Non lo penso e spero che non sia così.

Anna Foa, storica

(4 marzo 2013)