Israele – La tensione viaggia sul web
Negli scorsi giorni in Israele, a rompere la situazione di relativa stabilità degli ultimi mesi, erano stati sparati da Gaza diversi razzi e proiettili (il primo durante la visita del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, altri durante questa settimana, costringendo diverse volte gli abitanti di Sderot a correre nei rifugi). Nel frattempo lo Stato ebraico si prepara a respingere una minaccia di diverso genere. La sera di domenica 7 aprile (in parziale coincidenza dunque con le celebrazioni per Yom HaShoah), organizzazioni internazionali di hacker hanno previsto di lanciare un attacco cibernetico di massa ai sistemi informatici israeliani. Gli esperti sono al lavoro già da diversi giorni per rinforzare le difese web dei siti di banche, istituzioni governative, università e imprese, e hanno invitato i cittadini a cambiare le proprie password, scegliendo codici complicati. Istituita anche un’apposita linea telefonica per segnalare intrusioni sospette. Non è la prima volta che gli hacker prendono di mira il world wide web israeliano. Attacchi sono stati condotti già negli scorsi anni. Al punto che gli studenti della Habezefer School of Art, insieme all’agenzia pubblicitaria McCann Digital Israel, avevano promosso un progetto per ridisegnare le pagine pirata e renderle più artistiche, prima di postare il loro auspicio su tutti i forum frequentati dai pirati di internet “Vorremmo che tutte le guerre informatiche avessero fine. Nel frattempo, se dovete bloccare qualche sito, lasciate almeno qualcosa di bello” (nell’immagine una delle loro creazioni).
(5 aprile 2013)