Yoel, Tsad Kadima e l’Italia del pallone
Una giornata indimenticabile per mio figlio, Yoel Viterbo, che è stato scelto per rappresentare l’associazione Tsad Kadima all’allenamento della nazionale di calcio Under 21 italiana a Ramat Hasharon.
L’iniziativa è nata su impulso dell’ambasciatore italiano a Tel Aviv Francesco Maria Talò, che voglio qui pubblicamente ringraziare, che ha aggregato Tsad Kadima al Roma Club Gerusalemme e alla sua scuola calcio.
Alla presenza delle telecamere della televisione italiana che ha anche trasmesso in diretta interviste dai bordi del campo, gli azzurri hanno mostrato grande impegno nonostante il caldo di un giugno israeliano tipico.
Yoel è rimasto colpito dal ruolo dell’allenatore Mangia e dalle sue urla per dare le direttive ai giocatori e ha voluto salutarlo personalmente. Chiacchierando, l’augurio è stato di incontrarci di nuovo il 18 giugno alla finale di Gerusalemme nel rinnovato stadio Teddy. Finale alla quale l’Italia è seria candidata.
A fine allenamento tutti sull’erba per qualche parola di saluto, foto e scambio di regali. Nastri verdi di Tsad Kadima ai giocatori. Cappellini, stemmi e gagliardetti per gli ospiti presenti.
I giocatori, nonostante la stanchezza, si sono prestati a firmare autografi e a parlare con tutti noi con generosità.
Alessandro Viterbo