Roma – Una cena per unire Italia e Israele

È un intreccio affascinante tra ristorazione d’eccellenza e impegno per l’interculturalità ad animare la prima iniziativa di raccolta fondi organizzata negli spazi del Fooxia dalla Fondazione Italia-Israele per la cultura e le arti da poco costituitasi su impulso di entrambi i governi. Obiettivo: finanziare l’erogazione di alcune borse di studio e stimolare, grazie a nuovi contributi, la circolazione artistica tra i due paesi. Ai fornelli Avi Levy e Tiziana Stefanelli, conosciuti e apprezzati dal pubblico del piccolo schermo per aver trionfato nelle rispettive varianti del format di successo internazionale Mastechef. Numerosi gli ospiti del mondo istituzionale che siedono tra i tavoli di questa cena estremamente selezionata e suggestiva, essendo in toto realizzata con prodotti e sapori di ispirazione biblica. Tra gli altri l’ambasciatore d’Israele a Roma Naor Gilon, l’ex ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata, gli ex ambasciatori italiani a Tel Aviv Luigi Mattiolo e Sandro De Bernardinis. Presenti anche due consiglieri dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Anselmo Calò e Luca Zevi. Al loro fianco anche l’addetto culturale dell’ambasciata israeliana Ofra Fahri e tanti altri, fra cui Valeria Termini dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas.
A fare gli onori di casa la giornalista Simonetta Della Seta, direttore generale della Fondazione, che ha accompagnato la degustazione dei cibi, parzialmente reinterpretati da Levy in chiave algerina, con l’illustrazione delle linee guida e delle sfide più significative raccolte in questa esperienza. Molteplici gli obiettivi a medio e lungo termine: a settembre, con l’esposizione di un’opera di Botticelli al Museo d’Israele, l’avvio delle iniziative sul territorio israeliano e in parallelo l’inaugurazione di un percorso concettuale dedicato al ruolo e alla comprensione dell’arte classica. In fase di definizione, inoltre, iniziative che spaziano su diversi fronti. Come il solenne omaggio musicale alla figura del Giusto tra le Nazioni Giorgio Perlasca, progetto che coinvolge la filarmonica di Raanana e quella della Fenice di Venezia. O ancora un’inedita mostra sull’eroico capitolo dell’Aliyah Bet con migliaia di profughi ebrei scampati alle persecuzioni nazifasciste che proprio dalle coste italiane, in condizione di clandestinità, inizieranno il loro viaggio verso l’allora Palestina sotto mandato britannico.
In Italia, come ha ricordato Della Seta, due gli eventi organizzati negli scorsi mesi e premiati da un notevole riscontro di pubblico e attenzione mediatica. La mostra collettiva Israel Now – Reinventare il futuro esposta in inverno al Macro di Roma (curatrice Micol Di Veroli) e la grande rassegna dedicata agli illustratori per l’infanzia all’Isola di Sanservolo a Venezia. “L’idea – ha affermato – è quella di arrivare alla costituzione, in un futuro ravvicinato, di una ‘Casa Italia’ in Israele e di una ‘Casa Israele’ in Italia”. Una sfida sostenuta con calore dall’ambasciatore Gilon, che ha parlato di cultura come di elemento fondamentale per l’amicizia tra i popoli, e dal direttore della Fondazione – Piergaetano Marchetti – che ha affidato il proprio saluto a un messaggio scritto. Tra i numerosi ringraziamenti un pensiero di particolare felicitazione è stato rivolto al vicepresidente Anita Friedman, tra coloro che più si sono spesi per la positiva riuscita dell’evento. Il 9 luglio, al Museo Nazionale della Mole Antonelliana, un secondo evento con Avi Levy protagonista.
Nell’ambito della cooperazione nasce intanto in queste ore un nuovo progetto promosso dall’ambasciata israeliana e da Luiss Enlabs insieme a ItaliaCamp. Start-Up Tel Aviv bootcamp, questo il nome del concorso, si rivolge a giovani startupper italiani con l’obiettivo di entrare in contatto con le migliori realtà d’Israele. Una specifica missione è prevista per ottobre. Ieri pomeriggio intanto, negli spazi universitari di via Giolitti, la presentazione del bando.

Adam Smulevich – twitter @asmulevichmoked
(foto di Christian Ghiron)

(5 luglio 2013)