Qui Torino – I sapori che uniscono
Il cibo è cultura, tradizione così come diversità, innovazione. Su queste binari correva l’idea dell’evento organizzato a Torino dalla neonata Fondazione Italia-Israele per la cultura e le arti.
In quella che doveva essere la sinagoga degli ebrei torinesi, la Mole Antonelliana, la Fondazione ha proposto una suggestiva esperienza culinaria legata alla tradizione biblica coinvolgendo in questa sfida il cuoco israeliano Avi Levy, vincitore di Masterchef e già protagonista negli scorsi giorni a Roma di una cena con medesime dinamiche e finalità.
Tante le autorità presenti, testimonianza dell’interesse sia per l’iniziativa in sé sia per la grande sfida che si prospetta davanti alla Fondazione nel promuovere, attraverso la cultura, la cooperazione tra Israele e Italia. E Torino per parte sua, come ha ricordato a inizio serata il sindaco della città Piero Fassino, da anni lavora con la realtà israeliana per creare sinergie su diversi fronti, tra cui il mondo universitario, artistico e letterario. A fare gli onori di casa, per quanto riguarda la Fondazione, la giornalista Simonetta Della Seta, direttore generale dell’istituzione, che ha ringraziato per l’ospitalità il presidente del Museo nazionale del cinema Ugo Nespolo, sottolineando poi il contributo dato dal gallerista Ermanno Tedeschi alla neonata Fondazione. Tra i presenti, anche il presidente della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia Dario Disegni.
Protagonista della serata il cibo, con la rivisitazione da parte dello chef Levy. La vite, i fichi, le lenticchie: in diversi passi della Torah anche il cibo acquista un ruolo centrale nella narrazione di un passato che, anche attraverso la cucina, si fa presente. E così lo chef riporta sulla tavola il racconto trasformandolo in un’esperienza culinaria. Nei suoi piatti, inoltre, emerge con forza il background culturale e gastronomico in cui è cresciuto, un israeliano che attinge a piene mani dalle proprie origini marocchine e algerine. “Cucino da quando avevo dodici anni – ha raccontato Levy ai presenti – e mia madre nella mia educazione, anche in cucina, ha svolto un ruolo fondamentale”. Poi un ringraziamento per un’esperienza per lui molto positiva, “ho trovato persone molto calorose, sono rimasto colpito dall’amicizia che mi è stata dimostrata lungo questo viaggio e sono molto contento d aver avuto questa possibilità”. Da Roma, prima tappa dell’iniziativa “cucinare con gli ingredienti della Bibbia” (a cui ha partecipato la vincitrice di Masterchef Italia Tiziana Stefanelli) a Torino, un percorso lungo la penisola e attraverso culture gastronomiche diverse. “Purtroppo non ho avuto modo di dedicarmi alla cucina locale – confessa Levy – ma tornerò presto in Italia per trovare ispirazioni”.
Daniel Reichel
(10 luglio 2013)