Una cosa in comune
Israele e Torino. Lo stato ebraico e una piccola comunità. Essere maggioranza o minoranza. Due mondi ebraici ben diversi, eppure fino a due giorni fa avevamo qualcosa in comune: un grande fermento dovuto all’attesa per la nomina del Rabbino Capo (Israele due, noi uno ma sempre di Rabbino Capo si tratta), con ampia coda di discussioni, polemiche, litigi, accuse, difese, ecc.
In fondo è anche consolante scoprire che i nostri problemi riguardano anche altri, e che persino in Israele si vedono polemiche simili alle nostre comunitarie, per di più sugli stessi temi.
Sarebbe carino se per mantenere la vicinanza con Israele che si è creata negli ultimi mesi anche la nostra vicenda torinese giungesse presto a una conclusione.
Anna Segre, insegnante
(26 luglio 2013)