…opinioni

Oggi, Ferragosto, giornata di pigre riflessioni estive. Un mese fa la Repubblica aveva pubblicato un’indignata esternazione di Adriano Sofri, replicata dall’eco di Beirut Alberto Stabile, sul bambino palestinese di cinque anni arrestato dalle truppe di occupazione israeliana vicino a Hebron perché aveva lanciato un sasso contro un’auto di civili. Mai non fu vista cosa più oscena, processare e condannare un bambino – peraltro poi rilasciato col suo babbo – che militava per la liberazione della sua patria dall’oppressore. Era autentico sdegno civile. Ieri l’esercito egiziano ha ucciso in Piazza Tahrir al Cairo dei dimostranti a favore del presidente islamista deposto Morsi. Il numero dei morti varia, a seconda delle versioni, fra i 5 e i 278. Anche i dimostranti di Piazza Tahrir vogliono la liberazione della loro patria dall’usurpatore. Ma quest’ultimo spara a raffiche sulla folla. Senza processo. Del bimbo palestinese certamente risentiremo parlare quando sarà più grandicello. Dei dimostranti di Piazza Tahrir no, sono morti. Ci aspettiamo, anzi chiediamo ora un’opinione, di sdegno o altra, da parte di Adriano Sofri e dell’eco di Beirut. Anche se è Ferragosto.

Sergio Della Pergola, Università Ebraica di Gerusalemme

(15 agosto 2013)