Israele – L’ultima grande aliyah etiope
“Gli ebrei sono vissuti a Gondar per 2500 anni, e tuttavia il loro desiderio di ritorno a casa non si è mai sopito. Oggi scriviamo la parola fine su un viaggio che abbraccia migliaia di anni”. Grande emozione nelle parole del presidente dell’Agenzia ebraica Natan Sharansky, nel salutare gli ultimi atti della grande aliyah etiope, che a partire dagli anni ’80, e in particolare con le spettacolari operazioni Moses e Salomon, ha portato in Israele decine di migliaia di persone (oggi la comunità ne conta circa 120mila, comprese le seconde generazioni).
Nel corso della cerimonia, Sharansky ha riconsegnato al sindaco della città le chiavi della scuola ebraica e di tutte le strutture costruite per assistere la popolazione in attesa dell’aliyah. Oltre 2000 i ragazzi hanno studiato in quella scuola preparandosi alla partenza.
L’operazione Ali di Colomba, ideata con l’obiettivo di portare in Israele i settemila Falashah Mura rimasti in Etiopia (comunità che si convertite al cristianesimo nel corso dei secoli a causa delle persecuzioni subite, ma che hanno voluto tornare all’ebraismo) ha avuto origine nel 2010. Da allora sono partite da Gondar una media di 200 persone a settimana, l’ultimo volo è previsto per la fine di agosto. In futuro coloro che desidereranno emigrare in Israele dall’Etiopia saranno soggetti alle medesime regole degli aspiranti olim dal resto del mondo, che prevedono l’esame di ogni singolo caso.