…Kaniuk

Ieri a Bologna nella sala Stabat Mater dell’Archiginnasio c’è stata la cerimonia della proclamazione dei vincitori del Premio letterario ADEI-WIZO Adelina Della Pergola. Il primo premio è andato a Yoram Kaniuk, da poco scomparso, per il suo “1948” edito da Giuntina. Kaniuk è stato un personaggio molto interessante ma anche molto controverso nella cultura politica israeliana. Ha combattuto nella guerra d’Indipendenza, dove il solo fatto d’esserci era un atto di eroismo. Poi è stato a lungo identificato con l’opposizione della sinistra radicale antigovernativa. È stato anche molto militante come oppositore secolare dell’establishment religioso, al punto che l’anno scorso è riuscito a ottenere una sentenza di cancellazione della sua appartenenza all’ebraismo dal registro dell’anagrafe. In molti aspetti del suo impegno civile Kaniuk non ha rappresentato più dell’uno per cento dell’opinione pubblica. Ma contrariamente a quanto si potrebbe credere, Kaniuk è stato e resta un patriota israeliano, una persona che ha creduto profondamente nell’ideale dello stato ebraico, un ideale perfettibile, anche se in un modo spesso autonomo e diverso rispetto al pensiero dominante. In una sua testimonianza televisiva Kaniuk ha rivelato con sincerità che quando parlava male d’Israele riceveva moltissimi inviti. Ma quando ne parlava bene e con equilibrio nessuno lo invitava più. È questa, a quanto pare, la discriminante fra critica costruttiva e malafede.

Sergio Della Pergola, Università Ebraica di Gerusalemme

(31 ottobre 2013)