…democrazia

1958. In Israele ci sono problemi sul riconoscimento dell’identità ebraica a figli di matrimonio misto. Il tema non riguarda la sfera della definizione teologica, bensì quella della dimensione nazionale. Così Ben Gurion, come capo del governo, decide di scrivere una lettera per chiedere un parere a molti esperti precisando come la questione del riconoscimento della cittadinanza sia connessa alla definizione dell’anagrafe civile laddove sono indicati due campi classificativi: quello di “religione” e quello di “Nazione”.
55 anni dopo è importante riprendere in mano quelle risposte. Forse non troveremo in quelle lettere una soluzione, ma quello scambio dice molto a noi, oggi. Quella discussione è importante almeno per tre buoni motivi che non è banale richiamare: 1) sono presenti voci di opinione in rappresentanza di tutte le esperienze culturali ebraiche senza preclusione; 2) vi partecipano tutte le voci delle diaspore ebraiche a pari dignità; 3) tra gli interpellati nessuno si sottrae né pone la questione della legittimità nei confronti dei pareri richiesti.
La democrazia non è mai questione di numeri, riguarda questioni inerenti il diritto di parola…

David Bidussa, storico sociale delle idee

(1 dicembre 2013)