Italia-Israele, insieme per battere la crisi
Insieme per battere la crisi: 12 accordi simbolo dell’amicizia tra Israele e Italia. “Accordi concreti e importanti”, ha dichiarato il primo ministro italiano Enrico Letta commentando la firma con il premier israeliano Benjamin Netanyahu di 12 protocolli, dall’energia alla sanità, siglati in occasione del vertice intergovernativo tra i due paesi. “Ringrazio il presidente del Consiglio Enrico Letta per la sua visita di ieri al Tempio Maggiore di Roma”, ha dichiarato Netanyahu, sottolineando come Letta sia “un amico del popolo ebraico e di Israele” e come “il nostro successo coincida con il vostro”.
Al centro del vertice e degli accordi, firmati alla presenza dei rispettivi ministri, diversi settori centrali per entrambe le realtà e dare impulso alle due economie: energia, ambiente, protezione civile, sicurezza, sanità, cultura, istruzione e ricerca. “In sinagoga – ha affermato Netanyahu, in riferimento alla cerimonia tenutasi domenica al Tempio Maggiore di Roma – ho parlato di ciò che è accaduto ‘ieri’, ora voglio parlare del domani”. Innovazione è la parola chiave secondo il premier israeliano, fronte su cui entrambi i paesi sono impegnati in una collaborazione che guarda la futuro. Un’innovazione che però non dimentica il passato, come dimostrano le affermazioni di Letta che ha annunciato lo stanziamento i fondi per la realizzazione del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara. “La comunità ebraica di Roma e tutte le comunità ebraiche italiane – ha affermato Letta, ringraziando per l’invito alla cerimonia per celebrare la festa di Chanukkah di ieri – sono degli attori morali sempre necessari nella nostra società”. Bisogna tenere alto, ha sottolineato il presidente del Consiglio, l’attenzione di fronte alla discriminazione e all’odio. “Le comunità ebraiche italiane sono un monito contro l’intolleranza” ha ricordato Letta, invitando Netanyahu a visitare il MEIS quando sarà inaugurato. Un invito che vede altre collaborazioni per il futuro tra i due governi e non solo, tra cui l’Expo con la presentazione in apertura del padiglione israeliano; simbolo, nelle parole di Letta, dell’amicizia che intercorre tra i due stati. E il 2014 sarà segnato propria dall’amicizia tra Italia e Israele, con eventi e iniziative che porteranno turisti da Tel Aviv a Roma, da Milano a Gerusalemme. Tra i tanti eventi culturali, il tradizionale concerto che si tiene a Masada, dove “ho invitato l’amico Enrico a partecipare e lui ha accettato”, ha affermato Netanyahu.
Anche la situazione mediorientale al centro dell’incontro in cui Letta ha riaffermato l’impegno italiano perché israeliani e palestinesi trovino una pace sicura e solida per entrambi. “Noi vogliamo la pace, preghiamo perché ci sia”, ha confermato Netanyahu, sottolineando però le sue preoccupazioni, già evidenziate negli ultimi mesi, rispetto alla situazione del nucleare iraniano e invitando a non fidarsi dei sorrisi di Teheran, “che finanzia Hamas, Hezbollah e il terrorismo”.
Daniel Reichel