Israele – Kerry di nuovo a Gerusalemme
È di nuovo in Israele il segretario di Stato americano John Kerry. Secondo quanto riportato dai media internazionali citando un funzionario del Dipartimento, per la sua decima visita alla regione il capo della diplomazia statunitense non prevede novità decisive, ma piuttosto la possibilità di avanzare idee e proposte alle parti nell’idea di arrivare presto a un accordo quadro che prospetti possibili soluzioni per tutti i punti più spinosi, i confini del futuro Stato palestinese, la sicurezza di Israele, la questione dei rifugiati, le rivendicazioni circa lo status di Gerusalemme. Un accordo, assicurano da Washington, che sia il frutto della volontà delle parti, e non una imposizione dall’alto da parte dell’amministrazione Obama.
Se alcuni analisti notano come a partire dalla ripresa dei negoziati lo scorso luglio pochi progressi siano stati fatti, allo stesso tempo i media sottolineano che i dettagli di una prima intesa potrebbero comunque non essere resi pubblici per evitare ai leader israeliani e palestinesi le pressioni delle rispettive opinioni pubbliche. L’obiettivo definito da Kerry era quello di arrivare a un accordo entro dieci mesi, che scadranno il prossimo aprile.
Nelle ultime settimane la regione ha conosciuto un’escalation di episodi di tensione. Negli scorsi giorni, gli omaggi con cui sono stati accolti i 26 detenuti palestinesi liberati da Israele in carcere per fatti di sangue da prima degli Accordi di Oslo del 1993 (il terzo gruppo dalla ripresa dei negoziati) hanno ricevuto la ferma condanna del premier Benjamin Netanyahu.
Anche per contribuire alla promozione dell’intesa, sono state inoltre annunciate per febbraio le visite in Israele del primo ministro britannico David Cameron per la prima volta dal suo insediamento e del cancelliere tedesco Angela Merkel.
Rossella Tercatin twitter @rtercatinmoked
(1 gennaio 2014)