Bergoglio in Israele dal 24 al 26 maggio
Dopo una lunga attesa, adesso è ufficiale: papa Bergoglio sarà in Israele dal 24 al 26 maggio. Ad annunciarlo è stato il pontefice stesso in occasione dell’Angelus pronunciato questa mattina in piazza San Pietro. L’annuncio arriva nelle ore in cui cade il cinquantesimo anniversario dal primo storico viaggio di Paolo VI: un evento che Bergoglio ha ricordato con l’intenzione di dar vita a un “pellegrinaggio in tre tappe”. Oltre a Gerusalemme, andrà infatti ad Amman e Betlemme.
“Tutto il popolo di Israele l’aspetta”, aveva affermato il presidente Shimon Peres incontrando lo scorso aprile Bergoglio in Vaticano (nell’immagine).
In previsione di questo appuntamento e alla luce delle sfide ad esso intrinseche, numerosi gli approfondimenti offerti dalla redazione di Pagine Ebraiche e del portale dell’ebraismo italiano in questi ultimi mesi: dalla grande intervista al rabbino conservative Abraham Skorka (che sarà al fianco del papa) all’inchiesta sugli effetti del “ciclone Bergoglio” sul rabbinato italiano. A riflettere inoltre sui rapporti tra Stato di Israele e Santa Sede e sui rischi di un dialogo “di comodo” l’ex ambasciatore Sergio Minerbi e il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, interpellati dalla redazione dopo un controverso editoriale del sacerdote e giornalista Filippo Di Giacomo apparso sulle colonne del Venerdì di Repubblica con titolo “Il pellegrino Francesco va in Terra Santa sfidando i pregiudizi”. Di grande interesse anche l’editoriale “La lunga strada verso il rinnovamento” pubblicato sull’ultimo numero di Pagine Ebraiche a firma del vaticanista Carlo Marroni.