Dove avvengono le cose

ilanaTra le interviste a italiani di diversa generazione che hanno fatto l’aliyah, mi ha colpito il bolognese e psichiatra Etan Lwow-Maier, trasferitosi in Israele a vent’anni nel ’73. Gli ho chiesto: “Rifaresti oggi l’aliyah?” E lui, dopo aver espresso il suo forte legame con Israele, le sue delusioni dopo l’uccisione di Rabin e i suoi conflitti con l’odierna società israeliana dove crescono le sue figlie, ha concluso che di una cosa è certo: “Rifarei l’aliyah per il semplice fatto che le cose avvengono qui. Su questo non c’è dubbio”. Spesso sono i luoghi a dare senso alle nostre battaglie, e non viceversa.

Ilana Bahbout

(24 gennaio 2014)