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L’Adei e le ambasciatrici di pace

fotoMulticulturalità come fattore di ricchezza di una nazione: questa la sfida che anima i progetti dell’associazione ebraica al femminile Adei Wizo in Israele. Avvicinare culture, religioni ed etnie diverse: una sfida che assume particolare significato in uno Stato riportato all’attenzione mediatica in una veste quasi esclusivamente conflittuale. A gettare luce su questo impegno è stato così un evento ospitato nelle scorse ore presso la sede romana dell’associazione.
Intitolato “Ambasciatrici di pace. Donne ebree, arabe e cristiane”, l’incontro ha visto la partecipazione di numerose sigle e di operatrici attive nella regione. A condurre l’evento Ziva Fischer. In apertura i saluti delle due co-presidenti di sezione Stefania Efrati e Sara Procaccia.
Nelle parole delle partecipanti, soffermatesi sulle tante iniziative in corso nell’area mediorientale, tutto il senso di un impegno che ha come collante il valore del pluralismo e della solidarietà nelle sue diverse declinazioni. Proprio alla solidarietà e all’unione tra donne, a prescindere dalle specifiche appartenenze individuali, è stato dedicato l’intervento delle due presidentesse romane dell’Adei. “Si parla troppo poco di solidarietà. E di solidarietà al femminile”, hanno ravvisato entrambe nello specifico della realtà israeliana.
Tante le associazioni che hanno presenziato all’evento. A introdurle al folto pubblico ritrovatosi nella sede di Lungotevere Ripa è stata Fischer, da anni anima e motore del laboratorio per l’integrazione sui banchi di scuola Una cultura in tante culture.
Tra occasioni di confronto e valutazioni comuni su un futuro orientato alla pace, pace non come elemento astratto ma come sfida da rinnovare nella quotidianità, l’evento è stato concluso con un momento artistico collettivo.

(3 marzo 2014)