Israele – Haredim e divisa, la leva è legge
Svolta storica in Israele. Approvata in mattinata la riforma che prevede l’arruolamento dei giovani haredim. Una legge controversa, che ha suscitato dure proteste da parte di strati consistenti della popolazione haredi e della sua leadership (tra i punti più disputati, la previsione di sanzioni penali per i disertori, come già avviene per gli altri cittadini israeliani). La riforma ha ottenuto 65 voti favorevoli e un solo contrario, ma va ricordato che le opposizioni hanno scelto di boicottare i lavori parlamentari, in particolare per la decisione della maggioranza di governo di porre tempi estremamente brevi per la discussione e approvazione della “legge sull’equità del servizio”, una mossa che i partiti di minoranza hanno definito “antidemocratica”. Improntato alla gradualità il meccanismo della riforma, che prevede un periodo di transizione di tre anni e mantiene un’esenzione permanente dei 1800 studenti di yeshivah (scuola rabbinica) più meritevoli.
La legge che riforma l’arruolamento dei haredim rappresenta la seconda tappa di una settimana cruciale per il Parlamento israeliano, che ha approvato ieri l’innalzamento per la soglia di sbarramento elettorale dal 2 al 3,25 per cento, e proseguirà con il voto per l’introduzione di una legge dal rango semi-costituzionale che preveda l’obbligo di sottoporre a referendum gli accordi che prevedono a rinuncia di territori sovrani in cambio di pace.
Rossella Tercatin twitter @rtercatinmoked
(12 marzo 2014)