Israele e Turchia verso la riconciliazione

bandiereIsraele e Turchia verso la riconciliazione grazie a un accordo di risarcimento sul caso della nave Mavi Marmara. Sembra infatti che in aprile si arriverà alla stretta di mano tra i due paesi, almeno stando a quanto ha dichiarato il vicepresidente Bulent Arinc al quotidiano turco Hurryet. Il famoso caso della Mavi Marmara, ammiraglia della Freedom Flotilla, portò nel maggio del 2010 a una profonda crisi dei rapporti diplomatici turco-israeliani: una flottiglia di attivisti palestinesi, con il contributo economico della Turchia, cercò di forzare via mare il blocco sulla Striscia di Gaza. Per fermare le intenzioni degli attivisti, l’esercito israeliano abbordò le navi ma sulla Mavi Marmara la situazione precipitò, portando alla morte di nove persone, di tutte di origine turca. Sul caso il primo ministro Benjamin Netanyahu affermò di non dover aver motivo di scusarsi per un’operazione dettata dalla necessità di tutelare la sicurezza di Israele. L’opinione pubblica si divise, criticando in parte la gestione della situazione da parte dell’esercito e del ministro della Difesa Ehud Barak. A quasi quattro anni di distanza, Netanyahu ha cambiato la sua posizione, porgendo recentemente le sue scuse alla Turchia (scuse accettate dal primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan) per i fatti della Mavi Marmara. E ora sembra voler fare un passo ulteriore, risarcendo le famiglie di coloro che morirono o furono feriti dallo scontro con le forze dell’Israel Defence Force. Secondo quanto riporta il giornale israeliano Haaretz, il governo di Gerusalemme avrebbe offerto di depositare in un fondo umanitario una cifra pari a venti milioni di dollari. Da qui, secondo determinati criteri, i risarcimenti verrano conferiti alle famiglie.

Dopo il gelo che ha portato al ritiro delle rispettive rappresentanze diplomatiche dai due paesi (o meglio nel 2011 l’ambasciatore israeliano fu espulso dalle autorità di Ankara), arriva dunque un segnale di distensione. Il vice di Erdogan, Arinc, ha annunciato che l’accordo dovrà essere approvato dal parlamento turco dopo la firma e che il processo di normalizzazione dei rapporti con Israele potrà iniziare subito dopo la sigla definitiva.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked

(26 marzo 2014)