Time out – Ospiti ambigui

daniel-funaroMa c’era davvero bisogno di ricevere Vendola? Questa è la prima cosa che mi viene in mente dopo aver visto tramite i social network il presidente della regione Puglia in visita alla sinagoga italiana di Gerusalemme. Il dubbio nasce proprio in virtù del viaggio del leader di Sel in Israele e nei territori palestinesi e per nulla mi ha aiutato il resoconto di alcuni italiani presenti all’incontro con lui. Non è vero che abbiamo il dovere di parlare con tutti, non lo abbiamo soprattutto nei confronti di chi è in malafede. A cosa serva incontrare un personaggio che a Ramallah si spende per Barghouti, un terrorista responsabile di omicidi e attentati terroristici per poi farsi ripetere a casa propria la litania ipocrita su due popoli-due stati e la compassione per gli ebrei morti proprio nel giorno di Yom Hashoa dimenticando che lui sostiene chi gli ebrei vivi li vuole ammazzare? E se è vero che Vendola è un rappresentante istituzionale e come italiani si ha il dovere di incontrarlo lo si faccia fuori dalla sinagoga in modo laico e neutro tanto da fargli capire che a Gerusalemme come a Roma o Milano chi si adopera per la liberazione di un assassino dagli ebrei non è gradito. Questo dovrebbero iniziare a fare i leader ebraici in Israele e in Italia. Avere il coraggio di tagliare i rapporti con chi, con la scusa che la politica israeliana è complessa e vi è il diritto a dissentire, sostengono i peggiori terroristi e assassini che ci vogliono distrutti. Ricordare gli ebrei morti non ci basta più, chi vuole mettersi in relazione con noi abbia la dignità di difendere veramente gli ebrei vivi nello Stato d’Israele.

Daniel Funaro

(1 maggio 2014)