Israele – In prima linea per #BringBackOurGirls

Israele in prima linea per #BringBackOurGirls, “Riportate indietro le nostre ragazze”. L’appello per salvare le oltre 200 liceali rapite in Nigeria dal gruppo islamista Boko Haram corre sui media, sui social network, sui giornali e le televisioni. Ma per ridare speranza a centinaia di famiglie in attesa, e a tutti coloro che nel mondo seguono con angoscia una vicenda che rischia di segnare una clamorosa vittoria del sopruso e della violenza contro la libertà, serve anche aiuto sul campo. A offrirlo alla Nigeria, anche lo Stato ebraico.
“Saremmo felici di poter contare sull’esperienza israeliana nella lotta al terrorismo a supporto delle operazioni in corso” ha sottolineato il presidente dello Stato africano Goodluck Jonathan
rispondendo all’offerta del primo ministro Benjamin Netanyahu.
Il compito non si prospetta facile. Anche Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna hanno inviato sul territorio le proprie forze speciali, per localizzare le ragazzine ormai da un mese nelle mani di estremisti che hanno nella propria fanatica missione proprio quella di distruggere l’educazione (lo stesso nome del gruppo significa “l’educazione occidentale è peccato”).
Al momento le ricerche vengono condotte nelle foreste della zona a nord est del paese, ma non si esclude che le studentesse siano già state portate oltre confine, in Chad o in Cameron, vendute come mogli per pochi spiccioli.
Sono già oltre 1500 dall’inizio del 2014 le vittime delle milizie islamiste in Nigeria, che colpiscono villaggi, chiese, scuole. Già registrati in passato anche episodi di rapimento.
“Israele esprime tutto il suo shock di fronte al crimine perpetrato contro le ragazze. Siamo pronti ad aiutarvi a trovarle e a combattere il crudele terrorismo che vi ha attaccato” la promessa di Netanyahu.

(Nell’immagine la foto diffusa da Malala Yousefzey, la ragazzina pakistana divenuta il simbolo della lotta per l’istruzione femminile contro il fanatismo islamico)

Rossella Tercatin twitter @rtercatinmoked

(12 maggio 2014)