Qui Torino – Israele e la sua architettura: Urburb
Dopo la presentazione del Padiglione Israele alla Biennale Architettura di Venezia, gli architetti invitati dal ministero della Cultura e dal ministero degli Esteri di Gerusalemme a rappresentare il paese sono ospiti a Torino. Il secondo incontro del ciclo “Architettura e Città in Israele” organizzato dall’Urban Center Metropolitano in collaborazione con la città di Torino e con l’Ambasciata di Israele in occasione dell’anno dell’amicizia Italia-Israele, presenta il progetto di allestimento e il significato del neologismo Urburb che ne è il titolo. Alla 14° Mostra internazionale di architettura di Venezia, dedicata quest’anno a una ricognizione della storia dell’architettura per indagarne lo stato attuale e immaginarne il suo futuro, Ory Scialom, Roy Brand, Keren Yeala Golan ed Edith Kofsky hanno interpretato la trasformazione del territorio israeliano tra XX e XXI secolo e i risultati di cento anni di pianificazione modernista. “Urburb” è un tessuto frammentato, fatto di garden cities di inizio ’900, insediamenti agricoli, abitazioni collettive degli anni cinquanta e generiche strutture residenziali degli ultimi due decenni. Un ibridazione che testimonia le istanze conflittuali dovute a un modernismo che opera su un territorio antico e nuovo allo stesso tempo: creare comunità equalitarie dove si ospita una popolazione numerosa e diversificata, dispersione e inclusione allo stesso tempo. L’ideale sionista di pianificazione centralizzata si trova così a intrecciarsi alla continua riorganizzazione e reinvezione del presente tipica delle aspirazioni moderniste. Urburb diventa uno stato mentale, un modo di vivere, un tentativo di esplorare le dinamiche di un secolo di mutamenti e trasformazioni costanti, e cosa le stesse hanno generato e quali possano essere le conseguenze future.
L’installazione è stata creata utilizzando tonnellate di sabbia finissima e lucente che proviene dal Mar Morto, e l’immagine, di Sarale Gur Lavy, ritrae uno degli enormi macchinari che disegnano sulla sabbia confini, progetti di strade, città e villaggi che vivono lo spazio di pochi minuti per poi essere cancellati. Ogni plotter presenta una serie di scenari diversi, suddivisi per tema – pianificazione, evoluzione degli edifici, linguaggi-tipo, dinamiche di cancellazione e di copia – disegnando e ridisegnando in continuazione Israele come un organismo vivo, che al deserto ha imposto la propria energia e immaginazione.
L’incontro “Architettura e Città in Israele: Urburb. Il padiglione israeliano alla 14° Mostra Internazionale di Architettura di Venezia” inizierà alle 19 al Basic Village e con Ory Scialom e Roy Brand saranno Maurizio Baradello e Carlo Olmo – storico dell’architettura e direttore dell’Urban Center Metropolitano – moderati da Manfredo di Robilant a presentare il Padiglione Israele, nel contesto del Festival Architettura in Città che si sta svolgendo in questi giorni a Torino.
Ada Treves twitter @atrevesmoked
(11 giugno 2014)