Qui Firenze – Le “tre settimane” al Balagan
Nuovo appuntamento con il Balagan Cafè, il festival “a porte aperte” organizzato dalla Comunità di Firenze per portare un contributo culturale e uno sguardo ebraico sul mondo. Dopo il laboratorio tra musica e danza della scorsa domenica con la partecipazione di due formidabili interpreti del klezmer come Jeff Warschauer e Deborah Strauss (nell’immagine), il cancello di via Farini torna ad accogliere la cittadinanza con una serata a ingresso libero dedicata alla presentazione del libro “La distruzione del Tempio” di Lion Feuchtwanger (ed. Guaraldi) alla presenza dell’editore e con la partecipazione di Ugo Caffaz, Alessandro Bacci e del rabbino capo Joseph Levi. La discussione si aprirà alle 19. A seguire, a partire dalle 20, apericena curata da Jean Michel Albert Carasso in collaborazione con il ristorante Ruth’s Kosher e Dilek Gulmen, specialista di cucina ottomana, turca ed ebraica. Alle 21 performance musicale con interventi di Liron Meyuhas (Israele), Titta Nesi (Italia) ed Eleonor Young (Inghilterra).
Le tre settimane sono un periodo del calendario ebraico compreso fra i digiuni del 17 di Tammuz e di Tisha be’Av. Sono tradizionalmente tre settimane di riflessione e lutto, soprattutto l’ultima, all’approssimarsi del digiunto del 9 di Av (Tisha beAv, in ebraico) che commemora la distruzione del primo e del secondo tempio, e il conseguente inizio dell’esilio ebraico. Il Balagàn affronta a suo modo questa ricorrenza: dopo la presentazione odierna, il 24 sarà il turno di parlare di diaspora ebraica, da un punto di vista particolare: il ruolo della minoranza ebraica (e delle altre minoranze) nella costruzione dell’immaginario occidentale, riflettendo sulla comunità ebraica in America negli anni ’60 e la nascita del beat; il 31 si parlerà di Shoah, ma da un’angolazione profonda e al tempo stesso surreale, e senz’altro imprevedibile: i testi di George Tabori.
(17 luglio 2014)