#IsraeleDifendeLaPace – Tunnel, la minaccia sotto Gaza

tunnelTredici miliziani della Jihad islamica giovedì hanno cercato di infiltrarsi in Israele tramite un tunnel sotterraneo che dalla Striscia di Gaza portava al territorio dello Stato ebraico. Il loro obiettivo era il kibbutz di Sufa dove rapire e uccidere civili israeliani. I miliziani sono stati fermati in tempo dall’Israel defence forces, prima che l’azione terroristica fosse messa in atto. Questo è uno degli esempi dell’estrema pericolosità della decina di tunnel costruiti da Hamas in questi anni. Cunicoli sotterranei che arrivano a 18 metri di profondità e lunghi 2 chilometri che uniscono la Striscia a Israele. Fu grazie a uno di questi tunnel che nel 2006 un commando terrorista riuscì a sorprendere alcuni soldati israeliani, di pattuglia nella zona di Kerem Shalom, e rapire Gilad Shalit.
La rete di tunnel di Hamas, avvertiva l’Idf, è molto complessa e distribuita. È usata sia per eventuali infiltrazioni sia per far transitare illegalmente le armi, così come da deposito di queste ultime. Il grado di profondità che i tunnel raggiungono dimostra l’impiego da parte di Hamas di unità esperte dal punto di vista ingegneristico, afferma l’Idf.
I primi tentativi delle forze armate israeliane di distruggere questi cunicoli sotterranei non hanno portato i risultati sperati. Le azioni mirate dell’aviazione israeliana non hanno infatti risolto la minaccia. Da qui la necessità dell’operazione via terra, che ha avuto inizio ieri sera. “Sappiamo come affrontare i missili, ci sono le sirene e i rifugi – ha affermato il presidente del Consiglio regionale di Eskhol Haim Yellin – ma non contro quaranta terroristi che sbucano da sottoterra e possono rapire dieci soldati e poi attaccare il kibbutz. Questa è una minaccia strategica”.

(18 luglio 2014)