Bolzano, il passo indietro del primo cittadino: “Mai chiesto il boicottaggio di Israele”
“Non ho mai detto nulla di simile. Mi sono state messe in bocca parole, tramite un sito internet locale, che non ho mai detto. L’unica cosa a cui ho acconsentito è stata la richiesta di esporre la bandiera per la pace dalle finestre del mio ufficio”.
È quanto afferma il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli a seguito dell’intervento del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna e del presidente della Comunità ebraica di Merano Elisabetta Rossi Innerhofer che, in una nota congiunta, avevano manifestato rammarico per l’iniziativa dello stesso Spagnolli di invitare il governo italiano e tutti i governi europei “alla sospensione dei rapporti di cooperazione militare con Israele”.
“La invitiamo a informarsi in modo più approfondito sul conflitto in corso con i terroristi di Hamas: potrà infatti realizzare – si legge nella nota congiunta – come l’esercito israeliano utilizzi le armi ad esclusiva difesa di una popolazione colpita ogni giorno dal lancio incessante di missili e razzi dalla Striscia di Gaza. Nel suo comunicato non appare inoltre nessuna critica e condanna dell’aggressore, che in pochi giorni ha lanciato oltre mille ordigni per colpire obiettivi civili”.
Gattegna e Innerhofer concludevano affermando di essere consapevoli che se un fatto analogo si verificasse a Bolzano la reazione del primo cittadino “non sarebbe la stessa”.
Sempre Innerhofer, sulle colonne del quotidiano in lingua tedesca Tageszeitung, denuncia oggi in una lunga intervista i propri timori per l’escalation di episodi antisemiti in Europa.
“Sono più che preoccupata, sono allarmata. Anche perché – afferma – non si tratta di una novità. E se in Italia i riflessi di queste iniziative sono ancora limitati, in Europa hanno raggiunto un livello distruttivo”.
Alcune scritte antisemite apparse sui muri di Bolzano e di altre località sono state nel frattempo cancellate.
(24 luglio 2014)