…Europa
Forse c’è una possibilità di essere alla fine dopo 25 giorni. Comunque sia resta aperta la questione del futuro, in due scenari diversi, distinti anche se collegati.
Il primo scenario riguarda se e in che forma ci sarà un tavolo di discussione al Cairo o chissà dove. Tavolo politico dove si sancisce la fine della guerra e si definiscono i contorni di una carta geografica e politica di una porzione di Medio Oriente. Riuscirà solo se a quel tavolo ci saranno tutti i protagonisti.
Il secondo scenario riguarda ciò che sta avvenendo qui, in Europa dove tutti parlano di Medio Oriente, ma nessuno parla della crisi dell’Europa, di che cosa significa costruire una società aperta qui. Nel frattempo: piccole patrie crescono; si innalza il livello di intolleranza; il principio “sangue e suolo” è il paradigma culturale e politico con cui un segmento rilevante di noi europei pensa di costruire la futura Europa. Perché molti fanno conto che non esista un’emergenza Europa?
David Bidussa, storico sociale delle idee
(3 agosto 2014)