#IsraeleDifendeLaPace – A Sud, una mano contro la crisi

Schermata 2014-08-08 alle 11.55.03Consegnare 40mila indumenti donati dall’azienda H&M ai residenti del sud di Israele. Lo scorso 7 agosto Leket Israel, la Banca nazionale israeliana del cibo, ha chiamato a raccolta volontari da tutto il paese per preparare le spedizioni di abiti verso sud, verso le zone più colpite dal lancio di missili dalla Striscia di Gaza. Il conflitto con Hamas, in corso da oltre un mese, sta mettendo a dura prova la resistenza dei residenti di città come Sderot, Ashkelon, Ashdod. L’economia dell’area è in grave sofferenza con una forte diminuzione dei consumi e per questo Leket, organizzazione impegnata da oltre un decennio nel prestare aiuto ai bisognosi, ha avviato diverse iniziative a supporto dei cittadini del Sud del paese. Oltre all’imminente consegna dei numerosi abiti donati dal noto marchio svedese, Leket ha acquistato merci per decine di migliaia di shekel da produttori alimentari dell’area. La merce è stata poi consegnata a 30 associazioni no profit che operano nella zona, con l’incarico di redistribuire i prodotti alla popolazione. “Leket Israel non sta solo cercando diverse vie per aumentare le donazioni di cibo ai bisognosi nel Sud ma vuole anche promuovere l’economia dell’area”. E così l’ente ha acquistato merci da fornitori di Sderot, Ofakim, Ashdod, Ashkelon, Nitzan e Netivot. A causa della pioggia di missili che cade costantemente su queste città, fornitori e negozianti fanno molta fatica a vendere i beni di consumo. “Poiché il mio negozio si trova alla periferia di Sderot, dove vivono per lo più famiglie giovani, – spiega Solomon Cohen, dal cui minimarket sono stati acquistati alcuni dei prodotti ridistribuiti da Leket Israel agli enti no profit – abbiamo cominciato a soffrire terribilmente quando più del 70% di queste famiglie se ne è andata verso il centro del paese e a nord”. Ci sono ristoranti che nella zona hanno visto calare il loro fatturato del 90%. La paura dei missili, l’ansia costante del pericolo porta molte persone a non uscire, evitando di fare acquisti se non per comprare beni di stretta necessità. Il tutto ha una ricaduta ad ampio raggio in una zona già considerata più povera rispetto al resto di Israele.

d.r.

(10 agosto 2014)