Lauren Bacall (1924-2014)
C’era una volta una ragazzina, figlia di due ebrei immigrati in America dalla vecchia Polonia e dalla Romania. Si chiamava Betty Jane Perske e suo padre l’abbandonò vagando per altri lidi. Betty è morta ieri ad 89 anni a New York. Una bella casa, vedova di un uomo di successo, un quadro di Eva Fischer (la pittrice ebrea croata attualmente in mostra alla Gam di Roma), che aveva regalato al marito, appeso alla parete . Betty non si riconosceva più nel cognome del padre, decise quindi di prendere in prestito quello della madre, Bacal. Voleva fare la ballerina, ma, con degli occhi del genere, la ingaggiarono come fotomodella. Così Betty Jane Perske divenne Lauren Bacall, una delle stelle più brillanti di Hollywood, innamorata per giunta di un’altra supernova: Humphrey Bogart. In Come sposare un milionario cercava di accalappiare un riccastro con fascino e strategia tentando di contenere la svampita coinquilina Marilyn Monroe, nel Grande sonno indagava con Boogie, ancora inconsapevole di recitare accanto al grande amore della sua vita. Fascino, talento, amore sono stati gli ingredienti di una delle ultime partecipanti al pericoloso e pailettato gioco della grande Hollywood. E se Bacall sembrava aver totalmente spazzato via il suo passato da Perske, una parentela speciale ha riportato alla luce le proprie origini; un cugino di primo grado d’eccezione: Shimon Peres. Steve North ricorda sul Jpost i tentativi fatti per avere dall’attrice qualche informazione succosa a suo tempo a proposito dell’allora Primo Ministro Peres. Nonostante le rimostranze del proprio agente e gli impegni della diva, Lauren ci tenne a specificare il proprio orgoglio nei confronti del cugino che conobbe meglio solo qualche anno dopo il 1984, quando Peres la invitò ufficialmente in Israele. Dalla Polonia ad Hollywood passando per Gerusalemme, la famiglia Perske ha segnato la storia. E gli occhi della nostra Betty non si dimenticheranno così facilmente.
rs
(13 agosto 2014)