Qui Firenze – Fiorentina, un calcio al razzismo
“In Toscana il livello di vaccinazione antirazzista ha raggiunto valori elevati”. Sono parole del governatore Enrico Rossi, intervenuto ieri in occasione della solenne seduta della Giunta regionale dedicata al Giorno della Memoria.
Ad essere sottolineate dal presidente Rossi sono in particolare alcune iniziative tra cui il Treno della Memoria, l’appuntamento biennale al Mandela Forum e l’impegno con programmi formativi ad hoc nelle scuole. Un’azione rivolta alle nuove generazioni e che vede ormai da molti anni in cabina di regia l’ex presidente del Consiglio comunale fiorentino Ugo Caffaz, che ricorda come “le risposte che arrivano dal territorio non cessino ogni anno di meravigliarci”.
Molteplici le iniziative che hanno animato la giornata di ieri tra cui l’inaugurazione della mostra “Firenze 1944: riapre la scuola ebraica” curata dalla dottoressa Silvia Guetta del dipartimento di scienze, educazione e psicologia dell’Università di Firenze in collaborazione con la locale comunità ebraica e in cui si raccolgono alcune testimonianze inedite sul difficile ritorno alla vita degli ebrei fiorentini. “Il percorso fotografico scelto per la mostra – si ricorda – è la preziosa testimonianza di quegli unici e intensi anni che, a partire dall’ottobre del 1944 dettero nuovamente vita a quel luogo di conoscenza della tradizione e formazione al sapere che ha le sue radici in una storia toscana plurisecolare”. La mostra, allestita al primo piano di Palazzo Bastogi (via Cavour, 18), resterà aperta al pubblico fino al 2 febbraio prossimo, dal lunedì al venerdì con orario 14–18.
“Il Giorno della Memoria ci aiuta a ricordare le vittime della Shoah e a capire gli effetti terribili della discriminazione” spiega intanto in un videomessaggio il capitano della Fiorentina Manuel Pasqual. “No al razzismo. Un messaggio forte e vivo” gli fa eco il giovane centravanti viola El Khouma Babacar.