Qui Roma – Assistenza in tempi di crisi
Operare in situazioni d’emergenza, anche bellica, nel solco del principio talmudico che ricorda che “chi salva una vita, salva il mondo intero”. È la sfida del Magen David Adom, la “Croce Rossa” d’Israele fondata nel 1930 e riconosciuta dal Comitato Internazionale preposto soltanto in tempi recenti e al termine di una complessa controversia sull’utilizzo della Stella di Davide come simbolo.
A raccontare “dal di dentro” questa sfida il medico israeliano Oren Wacht, ospite di un incontro organizzato dall’Associazione Medica Ebraica in collaborazione con l’Ospedale Israelitico di Roma.
Introdotto dal presidente della sezione romana dell’Ame Dario Perugia e dal medico Mattia Di Segni, Wacht si è lungamente soffermato sull’impegno di questa estate a Gaza e sulle maggiori difficoltà presentatesi in quei giorni ad alta tensione. “Il Maghen David Adom è un’istituzione al massimo livello sia nella prestazione scientifica sia nel valore umano che testimonia”, il plauso del rabbino capo Riccardo Di Segni.
A prendere la parola anche il presidente dell’Ospedale Israelitico Lawrence Y. Kay, intervenuto per fare una panoramica sul futuro della struttura: “Abbiamo svoltato pagina e chiuso con il passato. Dopo due anni sofferti da un punto di vista mediatico – ha affermato – intravedo adesso un futuro in crescita e sono certo che, attivato un nuovo canale di dialogo con la Regione, potremo presto porre fine ad alcuni contenziosi”.
Vivo l’interesse nella folta platea di addetti ai lavori e non che ha assistito all’incontro. In sala anche il presidente della Comunità ebraica Riccardo Pacifici.
(Nell’immagine l’intervento del rav Di Segni)
(5 febbraio 2015)