Israele – Peres scende in campo
Mentre i sondaggi danno in vantaggio di qualche seggio Isaac Herzog su Benjamin Netanyahu, al primo, leader dell’Unione Sionista, è arrivato il supporto dell’ex presidente di Israele Shimon Peres. Questa mattina infatti Peres ha dato pubblicamente il suo appoggio a Herzog, definendolo un leader affidabile, responsabile e pieno di dedizione nei confronti dei cittadini israeliani. “È normale che le persone avranno opinioni diverse e voteranno secondo la loro coscienza. Per quanto mi riguarda – ha concluso l’ex capo di Stato israeliano che ha lasciato il suo incarico all’attuale presidente Reuven Rivlin la scorsa estate – io sostengo Isaac Herzog come primo ministro”. Nessun cenno da parte di Peres, a Tzipi Livni che insieme al leader laburista costituisce l’altra forza all’interno dell’Unione Sionista con il suo Hatnua, partito di centro. Il suo endorsment a Herzog, invece, non stupisce il pubblico israeliano, avendo alle sue spalle una lunga militanza nel partito laburista. “È ovvio che Peres, dichiaratamente di sinistra, sostenga Boujie e Tzipi (Herzog e Livni). È l’architetto degli accordi di Oslo, un entusiasta sostenitore del ritiro dalla Cisgiordania”, la dichiarazione del Likud. Una risposta quella del partito di Netanyahu, affermano alcuni analisti israeliani, che nasconde comunque dell’irritazione per la presa di posizione dell’ex presidente di Israele, piuttosto popolare in patria. Come sono inevitabilmente piaciute all’attuale primo ministro israeliano le dure critiche dell’ex capo del Mossad Shabtai Shavit. “Tu e solo tu hai trasformato gli Stati Uniti da un alleato a un nemico”, l’accusa di Shavit, in merito ai rapporti per così dire freddi tra l’amministrazione del presidente americano Barack Obama e il governo di Gerusalemme.
(12 marzo 2015)