La mia scheda
Martedì prossimo voterò il partito Bait Hayehudi, lo faccio per vari motivi. Perché credo nei valori del sionismo religioso, che vuole costruire una patria per il popolo ebraico che sia fondata sui valori della Torà, e vada dal Mediterraneo al Giordano. Perché voglio che i nostri nemici tornino ad avere paura della forza dissuasiva della zavà, i soldati che combattono il nemico devono sapere che il paese è con loro li ammira e li protegge e non giudici pronti a processarli per “abusi di potere”. Perché in questi anni venti anni di “processo di pace”, sono morti più civili israeliani che nei venti anni precedenti, che siano i palestinesi a supplicarci e non il contrario. Perché voglio una società israeliana basata sull’altruismo e sull’amore tra fratelli: ebrei, drusi, circassi, chiunque si riconosce nella bandiera d’Israele è mio fratello, ovunque abiti Yerushalaim, Tel Aviv e Haifa o Hevron, Ittamar e Malè Adumim. Perché è un partito di persone oneste: purtroppo abbiamo visto decine di scandali che hanno coinvolto decine di politici, nessuno scandalo ha mai riguardato Habait Hayeudi. Infine perché Naftali Bennett rappresenta una nuova generazione di israeliani: figlio di olim, con la sua affermazione politica ha dimostrato che la società israeliana permette a ogni israeliano di salire tutti i gradini della scala sociale e diventare un affermato imprenditore e ministro del nostro Stato. Tra pochi giorni la scheda che metterò nell’urna avrà le lettere טב
Miky Steindler
(13 marzo 2015)