L’ambasciata saluta Simonetta Della Seta

16179069184_2847b176f6_kUn flauto e le note del Valzer delle Candele, il tradizionale canto con cui nel mondo anglosassone si usa salutare chi parte. È un’autentica serenata quella che il sindaco di Tel Aviv Ron Huldai dedica a Simonetta Della Seta, addetta culturale dell’Ambasciata italiana d’Israele, che lascia l’incarico dopo dieci anni. Ma la performance del sindaco-musicista è solo uno dei momenti clou della serata organizzata alla residenza dell’ambasciatore Francesco Maria Talò a Ramat Gan: a intervenire sono stati infatti alcuni tra i volti più noti e amati della cultura israeliana, dagli scrittori David Grossman e Abraham B. Yehoshua alla cantante Noa, che si è a sua volta esibita nel meglio delle sue canzoni napoletane (“E chi avrei potuto chiamare per trovare un aiuto quando ho deciso di dedicarmi a questo genere se non Simonetta?” ha sottolineato l’artista).
È proprio in musica che Della Seta stessa ha scelto di salutare amici e collaboratori di dieci anni che hanno segnato il successo della cultura italiana in Israele, come sottolineato dall’ambasciatore: canzoni che hanno coinvolto tutti in un’atmosfera di festa tra cori e battimani.
“In questi dieci anni, a tutti gli eventi organizzati dall’ambasciata italiana, che hanno reso Tel Aviv una città più ricca, ho sempre trovato due cose: Simonetta e buon cibo” ha sottolineato Huldai. “Se oggi salutiamo Simonetta, vediamo di non farci mancare almeno la seconda cosa” l’invito scherzoso con cui Talò ha sollecitato tutti a raggiungere il buffet, chiudendo il momento dei saluti.
“Vedere la statura dei partecipanti a questa serata dimostra davvero quanto l’Italia, la nostra cultura, siano protagoniste in Israele” il commento conclusivo dell’ambasciatore.

Rossella Tercatin

(13 marzo 2015)