Shiloh, torna la minaccia

Schermata 2015-04-08 alle 13.22.00È ricoverato in condizioni critiche il soldato israeliano di 22 anni accoltellato questa mattina da un palestinese nei pressi dell’insediamento di Shiloh, a nord di Ramallah, nella West Bank. Il giovane è stato ferito al collo dall’aggressore che nel corso dell’attentato ha colpito un altro soldato, ferendolo lievemente alla schiena. Quest’ultimo ha poi sparato all’attentatore, uccidendolo. L’attacco ha avuto luogo sulla strada 60, all’entrata dell’insediamento di Ma’ale Levona e del villaggio arabo di Sinjil (nell’immagine il luogo dell’attacco). A quanto risulta dalle ricostruzioni, i due soldati – entrambi membri di un’unità medica – al momento dell’aggressione erano a bordo di un ambulanza. Ora sono ricoverati al Shaare Zedek Medical Center  di Gerusalemme. L’attentatore, Mohammed Jasser Karakra, proveniva dal villaggio di Sinjil e secondo le autorità ha agito da solo. Si tratterebbe dunque dell’ennesimo caso di attacco di quelli che sono oramai noti come “lupi solitari”, attentatori che agiscono autonomamente senza dipendere direttamente dagli ordini di fazioni terroristiche. La scorsa settimana un attacco simile a quello odierno era stato compiuto da un palestinese non lontano dal posto di blocco di Oranim, nei pressi della West Bank. Ad essere accoltellato alla testa, riportando ferite lievi, un soldato israeliano di pattuglia sul confine tra Cisgiordania e Israele.
“Dall’Iran a Shiloh, i nostri nemici hanno un unico obiettivo”, il commento di Naftali Bennett, ministro dell’Economia uscente, in attesa della nuova squadra di governo che il primo ministro Benjamin Netanyahu sta cercando di formare dopo aver vinto le elezioni dello scorso 17 marzo.

(8 aprile 2015)