Israele, l’incontro tra Rivlin e Mogherini
“L’Europa aiuti a portare la pace”

Schermata 2015-05-21 alle 13.37.06“L’Europa ha un ruolo importante da giocare per portare questo conflitto a una conclusione”, ha dichiarato il presidente di Israele Reuven Rivlin in queste ore, rivolgendosi all’Alto rappresentante agli Esteri dell’Unione europea Federica Mogherini. Il capo della diplomazia europea sta concludendo, infatti, la sua visita in Israele e Cisgiordania per cercare di riattivare in negoziati di pace tra il governo di Gerusalemme e i palestinesi. “Il mondo intero ha ascoltato l’impegno di Netanyahu per la soluzione dei due Stati”, ha sottolineato Rivlin, riferendosi alle parole pronunciate dal Premier nel suo incontro con Mogherini. “Questo conflitto arriverà a una fine quando entrambe le parti capiranno che l’unica possibilità è quella di vivere fianco a fianco”, il commento del presidente israeliano che ha voluto precisare come Israele non sia affatto “in guerra con l’Islam” e come sia necessario costruire la fiducia con i palestinesi. “ Un passo importante per questa strada è la ricostruzione di Gaza”, l’analisi di Rivlin, analisi condivisa da Mogherini che ha ringraziato il Capo di stato israeliano per le sue parole di “pace e di speranza”. “Ho molto apprezzato la sua visione di vivere insieme, e spero che i nostri amici in tutto il mondo riusciranno ad aiutarci nella missione di concludere il conflitto e, nel mentre garantire la sicurezza di Israele”.

Mentre Mogherini cerca di far ripartire un negoziato ormai in stallo da tempo (l’ultimo tentativo fallito è stato quello guidato dal segretario di Stato degli Usa Joh Kerry), impersonando tutta l’Unione europea, uno dei suoi paesi, la Francia sembra decisa a muoversi autonomamente. Dalle pagine di Le Figaro, infatti, arriva la notizia che l’Eliseo sta cercando di accelerare sulla propria proposta di pace per il Medio Oriente, abbreviando peraltro il termine per i colloqui tra israeliani e palestinesi da due anni a 18 mesi. Il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius ha recentemente presentato alla Lega araba un piano dettagliato per rinnovare i negoziati, che prevederebbe la formazione di uno Stato palestinese nei confini del 1967, con scambi concordati di terre tra le parti, tenendo conto le esigenze di sicurezza di Israele. Il piano prevedeva anche il riconoscimento da parte palestinese dello Stato d’Israele, punto già respinto dalla diplomazia di Ramallah.

(21 maggio 2015)