Solo dal dialogo

Francesco Moisés Bassano Un consiglio di lettura di un libro israeliano, “La Collina” di Assaf Gavron (Giuntina, 2015), si trasforma automaticamente sulla pagina Facebook di Roberto Saviano, in un’occasione per sfoggiare il proprio odio antisemita ed anti-israeliano. Nessuno, tra gli utenti ha ancora letto il libro di Gavron, e nessuno, probabilmente lo leggerà mai nella propria esistenza, ma ciò basta per affermare la propria irremovibile intolleranza. Assaf Gavron, ancora poco conosciuto in Italia, non è un fanatico settler o un membro dell’ex Kach, è semplicemente uno scrittore che racconta, in questo caso un fenomeno, – quello dei settlements e degli outpost nella West Bank– facendone piuttosto, come lo ha recensito Ha’aretz “un ritratto antropologico”. Gli stessi insediamenti di cui molti in tutto il mondo si riempiono la bocca per condannare Israele, e di cui pochi sono disposti non tanto a giustificarli, ma come si evince da questo ed altri episodi, reticenti semplicemente a cercare di capirne le cause o le ragioni. Come si può comprendere allora una realtà e formarsi un’opinione o una critica su di essa, se si oppone il fermo rifiuto di boicottarla? C’è forse alla base una paura di cambiare idea? “Difficile immaginare quale possa essere la terapia, in questo mondo della comunicazione globale dove tutti scrivono ma quasi nessuno legge” ha scritto Elena Loewenthal, su La Stampa. Non può esistere comunicazione, e quindi un dibattito su qualsiasi argomento, se come dovrebbe insegnare la Teoria di Roman Jakobson, esiste soltanto un “destinatario” che non riceve nessun messaggio, perché si rifiuta a priori ad ascoltare il suo mittente sotto qualunque contesto possibile. Ciò, non dovrebbe portare ad altro che a rivelare la stupidità di tutti i boicottaggi verso Israele, specie quello accademico e culturale. Come scrive Howard Jacobson, nel romanzo “The Finkler Question” (2010), “esso pone definitivamente fine ad ogni dialogo quando solo dal dialogo ci si può aspettare dei frutti”.

Francesco Moises Bassano, studente

(5 giuugno 2015)