Strega Europeo a “Forse Esther”
Il successo di Katja Petrowskaja
Continua il successo di “Forse Esther”, il romanzo della giornalista Katja Petrowskaja, nata a Kiev nel 1970 ma da quindici anni residente a Berlino. Dopo la carriera universitaria che l’ha portata da Tartu, in Estonia, a Mosca, alla Columbia University di New York e a Stanford ha deciso trentenne di imparare il tedesco, un modo apparentemente illogico per ritrovare il suo passato e, in un certo senso, sfidare il nemico. Una sfida che “per me è giunta come una liberazione”, ha spiegato. Ed è proprio in tedesco che ha scritto “Vielleicht Esther”, che ha vinto nel 2013 l’Ingeborg-Bachmann-Preis, fra i premi più prestigiosi dedicati agli autori in lingua tedesca. L’autrice è stata protagonista al Salone del libro di Torino, lo scorso maggio, e nei giorni della manifestazione è stata ospite della libreria Bardotto insieme alla redazione di Pagine Ebraiche per la presentazione del suo libro – pubblicato in Italia nel 2014 da Adelphi, con la traduzione di Ada Vigliani. Il suo fascinoso mosaico di racconto autobiografico, vicende storiche, documentazione d’archivio e ricordi personali, intitolato a quella bisnonna che si chiamava, appunto, forse Esther, ha ora vinto il Premio Strega Europeo. Nato in occasione del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, il premio intende rendere omaggio alla cultura del vecchio continente e per il secondo anno ha scelto fra cinque voci rappresentative di aree linguistiche diverse che, recentemente tradotti e pubblicati in Italia, abbiano vinto un riconoscimento nazionale importante. E la Petrowskaja ha convinto la giuria, composta da vincitori e finalisti dello Strega, dal direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea Lucio Battistotti, dalla direttrice di Casa delle Letterature di Roma e del Festival Internazionale Letterature Maria Ida Gaeta e dal direttore della Fondazione Bellonci Stefano Petrocchi. Di poche settimane fa invece la vittoria della XV edizione del Premio Adelina Della Pergola, assegnato dall’Adei-Wizo (l’Associazione Donne Ebree d’Italia).
Ada Treves twitter @atrevesmoked
(2 luglio 2015)