Rivlin: “L’intolleranza porta al disastro”

rivlinSi sospetta la mano di un gruppo estremista dietro all’attacco incendiario compiuto questa notte nel villaggio arabo di Kfar Douma, vicino a Nablus, nel corso del quale è stato ucciso un bambino palestinese di un anno e mezzo e altri tre sono rimasti gravemente feriti. Vicino al luogo dell’agguato sono stati individuati alcuni graffiti in ebraico con scritto “Vendetta” e “Lunga vita al Messia”.
“L’attacco contro i civili palestinesi è un barbaro atto di terrorismo”, ha affermato il portavoce dell’esercito israeliano.

Ferma reazione delle istituzioni all’attacco omofobo che ha portato al ferimento di alcuni manifestanti del Gay Pride di Gerusalemme, tra cui una donna ricoverata in gravi condizioni. “Il Gay Pride celebra la libertà, questa intolleranza ci porterà al disastro” il commento del presidente Reuven Rivlin (nell’immagine) riportato oggi dai quotidiani italiani.
La Stampa, tra gli altri, traccia il profilo dell’estremista responsabile dell’azione: Yishai Schissel, 40 anni, uscito da pochi giorni dal carcere dopo aver scontato dieci anni per tentato omicidio. In prigione nel 2005 ci era finito per un attacco identico: si era scagliato sul Gay Pride – il primo di Gerusalemme – e aveva pugnalato tre persone.
Le leggi israeliane per i diritti omosessuali, ricorda il Corriere, sono tra le più avanzate. “Una decisione della Corte Suprema, nel 2005 – si legge – ha permesso a una lesbica di adottare ufficialmente il figlio nato da inseminazione artificiale della compagna e tre anni dopo sono state riconosciute le adozioni di bambini senza legame biologico con uno dei genitori da parte di coppie dello stesso sesso”.

(31 luglio 2015)