Rototom, il canto di Matisyahu
“Una vittoria per tutti i miei sostenitori”
“Tonight was difficult but special”. È stata difficile ma speciale la notte di Matisyahu, il rapper e cantante raggae al centro di un vergognoso caso di intimidazione da parte degli organizzatori del festival Rototom. Per partecipare l’artista, che è ebreo ortodosso, avrebbe dovuto sottostare a un ricatto: o una dichiarazione preventiva a favore dello Stato palestinese, o niente festival. Lo sdegno internazionale seguito a questi fatti aveva costretto gli organizzatori del festival spagnolo alla retromarcia. E così, ieri sera, Matisyahu si è esibito.
Anche in questo caso non sono mancate piccole provocazioni, ma fortunatamente minoranza. E convinto si è levato l’applauso dal pubblico, a parte i fischi dei soliti idioti, quando Matisyahu ha cantato la “sua” Gerusalemme. Un’esibizione applaudita anche dai suoi numerosissimi fan sui social network (oltre un milione di sostenitori su Facebook).
Proprio a loro Matisyahu si è rivolto con parole di profonda gratitudine. “Un grazie a tutti i miei incredibili sostenitori, di qualsiasi credo essi siano, per non essere rimasti in silenzio. Questa – ha scritto l’artista – è la vostra vittoria”.
(23 agosto 2015)