Impresa Maccabi, la gioia degli Italkim
In tanti italkim, gli italiani d’Israele, batte un cuore gialloblu. E il trionfo di ieri sera, lungamente rincorso, non lascia ovviamente indifferenti.
È entusiasta Alessandro Viterbo, padovano, che ha seguito la partita con particolare trasporto, affiancato dal figlio Yoel. “Mio figlio non ama lo sport – dice – ma si diverte ad assistere ai festeggiamenti dopo una vittoria. I salti, le urla, le bandiere, gli abbracci”. La speranza di Alessandro è che dal sorteggio esca il suggestivo abbinamento con una squadra italiana. È già successo nel 2004, quando il Maccabi Tel Aviv incontrò la Juventus. E sempre contro i bianconeri giocò nel 2009 un altro Maccabi, quello di Haifa.
Anche Daniele Di Nepi ha una speranza tricolore. Anche se la sua predilezione è per i colori giallorossi, il primo grande amore. Maccabi versus Roma: per Daniele sarebbe il coronamento di un sogno. “Però tiferei Roma”, precisa. E se l’urna di Nyon porterà in dote altro (Juventus o Lazio, in caso di qualificazione stasera contro il Bayer Leverkusen) pazienza. “Vuol dire – afferma sibillino – che simpatizzerò ancora di più”.
Contento anche il rav Pierpaolo Pinhas Punturello, napoletano. Ieri la felicità è stata tanta, anche se per motivi lavorativi non ha potuto seguire l’incontro in diretta. “Dal 2004 il calcio israeliano era di provincia. Ora – scherza – viaggiamo verso l’Impero”.
Parla di euforia collettiva Michael Sorani, torinese, che aspetta a Tel Aviv le “grandi d’Europa”. Per quest’anno non ci sarà la sua Inter, ma va bene lo stesso. Intanto – racconta – per le strade della città è già toto-sorteggio.
“Tifo Hapoel Tel Aviv, ma sono ovviamente felicissimo” ci spiega il milanese Daniel Galliani. Per una volta niente campanilismi.
a.s twitter @asmulevichmoked
(26 agosto 2015)