Oltremare – Gatti
Ho controllato, e ieri era il Primo novembre, non il Primo di aprile. Non che al ministro dello Stato d’Israele Uri Ariel la cosa possa importare, perchè lui, da buon ebreo, vede solo il calendario ebraico, e le sue priorità nella vita e nella politica sono dettate esclusivamente dalla Halakhah, la legge ebraica. Io invece, nella mia natura imperfetta di cittadina doppia, con passaporti multipli e multiple nazionalità, ho pensato che il suo ministero dell’Agricoltura avesse fatto un bel pesce d’aprile fuori stagione. Invece no, pubblicato con sigilli e firme ufficiali: siccome l’esuberanza riproduttiva di gatti (e cani) in Israele costringe ad atti di crudeltà quali la castrazione chimica, che secondo opinioni rabbiniche sono contro la Halakhah, propone di “trasferire” i suddetti animali in un paese estero che ne accetti la transumanza. Proposte? Non pare che ci sia la fila di ambasciatori fuori dal ministero.
Ci vorrebbe altro che un Oltremare per studiare la proposta. Vero: il creatore ha incoraggiato le sue creature a moltiplicarsi e riempire la terra appena creata. Guai a chi volesse limitare questo comandamento. Vero anche: i gatti sono i veri padroni del Medio Oriente, se mai si organizzassero in un esercito addio, ci spazzerebbero via come nessuna invasione da stato arabo potrebbe mai. Ho provato ad immaginarmi aerei riempiti di gatti, che volano felici verso paesi in cui i gatti scarseggiano e servono a qualcosa di fondamentale che non sia solo fare compagnia e rovinare divani.
Ed è arrivata l’illuminazione: nessun aereo, al massimo autobus. Con i lavori per la metropolitana leggera, si narra che eserciti di ratti, topi e pantegane siano stati liberati dalle relative profondità telavivesi. Lo dico contro il mio interesse essendo allergica: che si riempiano di gatti colonne di autobus, e li si rovescino a fare da cacciatori lungo i lavori che già bloccano tutta la città. Ai bambini diremo che sono Tom e Jerry, nella realtà una guerra senza quartiere in cui tiferemo fortemente per i gatti, salvati dal “trasferimento” coatto e dalla fantasia geopolitica del ministero dell’Agricoltura.
Daniela Fubini, Tel Aviv twitter d_fubini
(2 novembre 2015)